Una affermazione della numerologia avanzata da alcuni praticanti conclude che, dopo osservazioni empiriche e investigazioni, attraverso lo studio dei numeri l'uomo potrà scoprire aspetti segreti di sé stesso e dell'universo.

lunedì 27 gennaio 2014

Sant'Angela Merici

Bentornati sul mio blog è un po' che manco e dopo i bagordi festivi eccoci di nuovo qui ad affrontare assieme un altro anno di sfide, prima la situazione economica del paese non era florida ma si poteva ancora dire decente, penso che nei prossimi mesi si arriverà davvero alla frase 'lottare per la sopravvivenza', ma noi devoti non ci perdiamo d'animo e prima di darvi appuntamento per questa sera con un nuovo appuntamento de 'Il Salotto di Aries', vi lascio con il nostro beato del giorno sperando che almeno la fede ci possa risollevare un po' l'animo, per non perdere mai la speranza.

Sant'Angela Merici

Nacque a Desenzano sul lago di Garda, nel 1474. Vigilata dai pii genitori, custodì diligentemente fin dai primi anni il giglio della verginità che propose di serbare intatto per tutta la vita. Aborriva ogni fasto muliebre, fino al punto di sfigurarsi il volto e recidersi la bella chioma, affine di piacere solo al celeste Sposo dei vergini.

Quando la morte le rapì gli amati genitori, fu accolta dallo zio, insieme con un suo fratellino. Quivi visse nel ritiro, nella penitenza, col cilicio e coi flagelli, nella preghiera quotidiana e notturna. Dietro consiglio del suo confessore, abbracciò la regola del terz'ordine francescano, e tornata alla natia Desenzano, il Signore le manifestò quanto voleva da lei.

Un giorno Angela stava pregando con il suo solito fervore, quando vide aprirsi i cieli, e da una lunga scala che dalla terra saliva sopra le nubi, vide scendere e salire Angeli e Vergini, mentre una musica soavissima si spandeva all'intorno. Udì allora una voce che la invitava a fondare una Compagnia di Vergini che lodassero Iddio e portassero anime al suo cuore.

Tenuta in gran concetto di santità, ovunque era chiamata a consolare, a comporre dissidi, a richiamare sulla via della virtù anime perdute.

Affamata del pane degli Angeli, si accostava spesso alla sacra Mensa, con sì infuocato amore da essere spesso rapita fuor dei sensi.

Intraprese poi con somma devozione un viaggio in Terra Santa. Approdata all'isola di Candia, divenne cieca; nel ritorno, alla stessa isola, miracolosamente riebbe la vista, sfuggì ai Saraceni, e da sicuro naufragio.

Desiderosa di venerare il Vicario di Cristo e di lucrare l'indulgenza del Santo Giubileo, venne a Roma e si portò a piedi dal Papa Clemente VII.

Ritornò a Brescia, e qui stabilitasi presso la chiesa di S. Afra, nel centro della città, diede inizio nel 1535 alla nuova congregazione detta delle Orsoline. Le diede una sicura disciplina e regola di vita santa e la pose sotto il patrocinio di S. Orsola. Molte furono le vocazioni, così che in breve tempo le Orsoline si diffusero in Italia ed in tutta Europa, poi oltre oceano. Loro scopo è l'educazione delle giovanette. Chi ne può misurare il bene?

Aveva ormai settant'anni quando cadde inferma; ricca di meriti se ne volò all'amplesso del suo celeste Sposo 1'11 febbraio del 1540.

Il suo corpo rimase esposto per ben trenta giorni, finchè fu tumulato nella stessa chiesa di S. Afra. S'iniziò presso il suo sepolcro una sequela di portentosi miracoli, per cui i fedeli accorsero in folla a glorificarla e ad impetrar grazie. Fu canonizzata da Pio VII nell'anno 1807.

PRATICA. Le opere di misericordia spirituale e temporale distingueranno nel gran giorno del Giudizio Universale gli eletti dai reprobi.

PREGHIERA. O Signore, che per mezzo di Angela, hai fatto fiorire nella tua chiesa un nuovo giardino di sacre vergini, dacci per sua intercessione, di vivere santamente, affinché meritino di godere i gaudi eterni.

ci vediamo stasera su Tele Max alle ore 23:30

giovedì 2 gennaio 2014

San Basilio Magno-Vescovo e dottore della Chiesa

Basilio (Cesarea, attuale Turchia 330). Apparteneva a una famiglia di Santi: insieme a lui anche la nonna, una sorella e un fratello furono santificati. Studiò a Costantinopoli e poi ad Atene con l'amico San Gregorio Nazianzeno. Fu ordinato Vescovo di Cesarea ed è ricordato come un grande teologo in un periodo di divisioni ed eresie. Scrisse soprattutto della Trinità e dello Spirito Santo di cui si dibatteva aspramente e, secondo l'ortodossia, indissolubile dal Padre e dal Figlio in un'unica natura divina. Organizzò le comunità monastiche d'Oriente e si dedicò ad opere di carità a sostegno dei poveri, dei malati, dei diseredati.

La Numerologia è un incredibile strumento in grado di decifrare l’uomo, i suoi meccanismi profondi, i suoi cicli personali.