Il meteo dice che dovremmo ritirare fuori i cappotti, perchè ci sarà una nuova ondata di freddo, speriamo che non arrivi da noi.
Tu sei Pietro, e a te darò le chiavi del regno
* Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù, giunto nella regione di Cesarèa di Filippo, domandò
ai suoi discepoli: «La gente chi dice che sia il Figlio dell'uomo?».
Risposero: «Alcuni Giovanni il Battista, altri Elìa, altri Geremìa o
qualcuno dei profeti».
Disse loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». Rispose Simon Pietro: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente».
E Gesù gli disse: «Beato sei tu, Simone, figlio di Giona, perché né
carne né sangue te lo hanno rivelato, ma il Padre mio che è nei cieli. E
io a te dico: tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa
e le potenze degli inferi non prevarranno su di essa. A te darò le
chiavi del regno dei cieli: tutto ciò che legherai sulla terra sarà
legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto
nei cieli».
S. Pietro, prima di portare il Vangelo a Roma, stabili la sua sede in
Antiochia. Era giusto che la capitale dell'Oriente avesse per primo
vescovo il Principe degli Apostoli, a cui Gesti aveva detto: « Pasci i
miei agnelli, pasci le mie pecorelle ». E colà S. Pietro suscitò in
breve tempo una eletta schiera di convertiti che per i primi ebbero
l'onore di portare il titolo di Cristiani, ossia seguaci di Cristo.
Non si sa precisamente quanto tempo S. Pietro governasse la Chiesa di
questa città. Tuttavia la festa di questa Cattedra è antichissima. Nella
primitiva Chiesa i Cristiani e quelli d'Oriente in modo speciale,
celebravano l'anniversario della loro rigenerazione spirituale. Non si
davano ai diletti corporali, ma rinnovavano solennemente i voti fatti
nel Battesimo, e ringraziavano Dio di averli ricevuti per sua
misericordia nel novero dei suoi figliuoli. Questo lo chiamavano il
giorno della loro rinascita spirituale. I vescovi, conforme a questa pia
pratica, celebravano anche l'anniversario della loro consacrazione, e
il popolo si univa a loro. Tale fu l'origine delle festa della cattedra
di S. Pietro.
« Noi dobbiamo celebrare la festa della Cattedra di S. Pietro, scriveva
già S. Leone Papa, colla stessa gioia con cui celebreremo il martirio
del Principe degli Apostoli. Con ciò noi richiamiamo alla memoria
contemporaneamente e la sua entrata in cielo, e l'innalzamento alla
dignità di primo pastore della Chiesa militante ». Nelle lezioni del
Breviario sono riportate le belle parole di S. Agostino: « Il Signore ha
eletto Pietro a fondamento della sua Chiesa stessa; perciò la Chiesa
onora questo fondamento sopra il quale si erige l'altezza dell'edificio
ecclesiastico. Onde convenientemente il salmo dice: Lo esalteranno nella
Chiesa della plebe e lo loderanno nella cattedra dei seniori". Sia
benedetto il Dio che si degnò di esaltare nella Chiesa il beato
Apostolo, poiché è giusto che sia onorato questo fondamento per mezzo
del quale si può salire al cielo ».
Sappiamo le parole che il Divino Maestro disse ai Capo degli Apostoli: «
Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa ». Commenta
S. Agostino: « Sei pietra, perché la mia virtù che ti consolida cosicché
quelle cose che sono di mia proprietà sono pure tue per partecipazione
». Ecco la dignità conferita a Pietro, per cui merita tutta la nostra
venerazione.
PRATICA. Ricordiamoci nelle nostre preghiere del successore di S.
Pietro, il Papa, perché il Signore lo conservi, lo vivifichi, e gli dia
la grazia di estendere il suo regno fino ai confini del inondo.
I numeri fortunati sono
ruota di Venezia 11-19
ruota di Torino 19-62
Auguriamo a tutti un rilassante weekend
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