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S. Isidoro venne sempre riguardato come il più illustre dottore
della chiesa di Spagna. Iddio lo fece nascere, dice S. Braulione, per
arrestare il torrente di barbarie e di ferocia che portavano ovunque le
armi dei Goti.
Nacque a Cartagena, da illustre famiglia, imparentata con la casa
regnante. Se i suoi genitori erano ragguardevoli per nobiltà,
maggiormente lo erano per le loro virtù. Ebbero da Dio quattro figli, e
tutti quattro sono santi : S. Leandro, vescovo di Siviglia, S.
Fuigenzio, vescovo di Cartagine, S. Isidoro, successore di S. Leandro
nella sede episcopale di Siviglia, e S. Fiorentina.
Isidoro venne educato nella pietà e negli studi dai suoi fratelli
Leandro e Fulgenzio. Imparò la lingua greca, ebraica e latina e si
specializzò nel diritto. Giova netto ancora, combattè con molto coraggio
e pubblicamente l'eresia ariana. Morto S. Leandro, che se lo era
associato nel lavoro per la conversione dei Visigoti, benchè riluttante,
fu eletto a succedergli sulla cattedra episcopale di Siviglia.
Si adoperò con tutte le forze per ristabilire la disciplina nella Chiesa
di Spagna e fu l'anima dei concilii che si tennero in quel tempo, ad
alcuni dei quali presiedette egli stesso. Scrisse anche molto : le opere
che ci rimangono sono piene di pietà e di sapienza celeste. Ricordiamo i
Commentarii sui libri storici del Vecchio Testamento; i venti libri
delle origini e delle etimologie.
In mezzo a tante fatiche del ministero, non trascurò mai le pratiche di
pietà e l'esercizio della vita interiore; con la preghiera, la
meditazione e la penitenza avvalorava tutte le azioni della giornata.
Le infermità e la vecchiaia non diminuirono lo zelo e il fervore di S.
Isidoro. Al termine dei suoi giorni si fece condurre in chiesa, e là,
coperto di cenere e cilici, dopo fervorosa preghiera, ricevette il santo
viatico; quindi, avendo esortato il popolo accorso, se ne volò al cielo
il 4 aprile del 639 dopo 36 anni di episcopato.
Il Breviario rende di lui questa testimonianza: « Nessuna lingua potrà
ridire quanto egli nell'episcopato fu costante, umile, paziente,
misericordioso, sollecito nell'instaurare i costumi cristiani e la
disciplina ecclesiastica, indefesso nel sostenerla con la parola e con
gli scritti, ragguardevole infine per ogni ornamento di virtù ». Ardente
promotore delle istituzioni monastiche nella Spagna. costruì monasteri
ed edificò collegi dove educò moltissimi discepoli fra i quali S.
Ildefonso e S. Braulione.
L'ottavo concilio di Toledo, convocato 14 anni dopo la morte del Santo,
lo chiama « il dottore eccellente, la gloria della Chiesa Cattolica, il
più saggio uomo che fosse comparso per illuminare gli ultimi secoli; il
suo nome non si può nominare senza grande rispetto ».
PRATICA. Impariamo da questo Santo l'amore alla parola di Dio.
PREGHIERA. Dio, che al popolo tuo desti per ministro di eterna
salvezza il beato Isidoro, deh! fa' che come l'abbiamo avuto dottore
sulla terra, così meritiamo di averlo intercessore in cielo.
Fonti Wikipedia e vaticane
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