Oggi andiamo al freddo in Svezia, sperando che arrivi un po' di pioggia anche qua.
Brigida nacque da Brigero, principe di Svezia e da Sigfrida,
discendente dei re dei Goti. Assai presto perdette la madre e venne
allevata dalla zia. Si dice che fino a tre anni rimanesse muta, età in
cui miracolosamente le si sciolse la lingua e cominciò a parlare in modo
perfetto. Non ancora decenne, la notte dopo aver udito un discorso
sopra la passione di Gesù, di cui era rimasta impressionatissima, ebbe
la visione del Salvatore appeso alla croce, tutto coperto di sangue.
Nello stesso tempo sentì una voce: « Guardami figliuola mia, ecco quello
che fanno quelli che mi disprezzano e che sono insensibili all'amore
che ho per loro ». Da quel tempo non potè più pensare al mistero della
passione senza lagrime.
A sedici anni il padre la sposò a
Ulfone, principe di Nericia. Brigida, vedendosi così giovane e
impreparata a tale passo, pregò ed ottenne dal padre un anno di
dilazione prima di coabitare col marito. Così i due sposi, per
vicendevole consenso, passarono nella continenza il primo anno di
matrimonio. La nostra Santa impiegò questo tempo nel chiedere a Dio con
fervorose preghiere, con lagrime e digiuni, che si degnasse di non
lasciarla deviare dai suoi precetti, di benedire il suo matrimonio, e di
santificare in quel nuovo stato lei, il marito ed i figliuoli che loro
avrebbe concesso.
I due sposi santificarono inoltre il vincolo
matrimoniale coll'ascriversi al Terz'Ordine di S. Francesco. Ebbero
quattro figli e quattro figlie: dei maschi, due morirono bambini e due
diedero la vita nelle crociate per la liberazione della Terra Santa.
Delle figlie, due abbracciarono lo stato matrimoniale, e due si fecero
religiose, anzi Caterina è stata dalla Chiesa canonizzata.
Tutte le premure di Brigida furono rivolte ad allevare i figliuoli nel
timore di Dio; dopo la nascita degli otto figli, indusse il marito a
rinunciare all'onorevole carica di consigliere del re, per attendere più
intensamente alla propria santificazione, e si obbligarono, per voto, a
passare il restante della loro vita nella continenza. Fondarono un
ospedale ove andavano spesso a servire i malati con le proprie mani. S.
Brigida soprattutto si dava alla cura dei poveri e degli infermi come se
fossero propri figliuoli. Dopo la morte del marito, rimase più libera
di darsi interamente alla penitenza e alle opere di Dio. Fondò le Suore «
Brigidine » a Wastein e per due anni le indirizzò nella via della
santità. Poi venne a Roma, dove la tomba del Principe degli Apostoli e
le Catacombe somministrarono un pascolo più abbondante alla sua pietà.
Spinta da un ardente amore per Gesù Crocifisso, fece un pellegrinaggio
in Terra Santa. Ritornata a Roma, fu assalita da un complesso di
malattie che sopportò con ammirabile pazienza. Sentendosi vicina a
morire, si fece distendere sopra un cilicio per ricevere 'gli ultimi
Sacramenti. Morì il 23 di luglio del 1373, all'età di 71 anni.
PRATICA. S. Brigida è perfetto modello di virtù familiari, come figliuola, come sposa, come madre e vedova.
PREGHIERA. O
Signore Dio nostro, che per mezzo del tuo Figlio Unigenito hai rivelato
alla beata Brigida i segreti celesti, concedi a noi tuoi servi per
intercessione di lei di godere della letizia della tua eterna gloria.
MARTIROLOGIO ROMANO. Santa
Brigida, religiosa, che, data in nozze al legislatore Ulfo in Svezia,
educò nella pietà cristiana i suoi otto figli, esortando lo stesso
coniuge con la parola e con l’esempio a una profonda vita di fede. Alla
morte del marito, compì numerosi pellegrinaggi ai luoghi santi e, dopo
aver lasciato degli scritti sul rinnovamento mistico della Chiesa dal
capo fino alle sue membra e aver fondato l’Ordine del Santissimo
Salvatore, a Roma passò al cielo.
Fonti wikipedia e vaticane
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