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Seconda Martire, santa (sec. III). Secondo un'antica passio,
redatto intorno alla metà del secolo V, Seconda subì il martirio insieme
alla sorella Rufina durante la violenta persecuzione al tempo di
Valeriano e Gallieno sulla via Cornelia.
La tradizione vuole
che, fidanzate con due giovani cristiani divenuti apostati, Seconda e
Rufina si votarono alla verginità, provocando la reazione dei due
giovani che prima tentarono di indurle all'apostasia, poi le
denunciarono: arrestate dal prefetto Giunio, furono torturate e
martirizzate a Roma, al decimo miglio della via Cornelia, nella
cosiddetta "silva nigra", che da allora fu chiamata "silva candida",
Rufina venne decapitata, mentre Seconda fu bastonata a morte.
I
loro corpi abbandonati furono piamente recuperati e sepolti da una
matrona romana di nome Plautilla, a cui le giovani martiri erano apparse
in sogno, invitandola a convertirsi. Sul luogo della sepoltura papa
Giulio I (341-353) fece erigere una basilica, di cui non è però rimasta
traccia.
MARTIRIOLOGIO ROMANO. a Roma le sante Vergini e
Martiri Rufina e Secónda sorelle, le quali, nella persecuzione di
Valeriàno e Gallièno, furono sottoposte ai tormenti, e da ultimo, l'una
percossa nel capo colla spada, l'altra decapitata, volarono al cielo. I
loro corpi si conservano col dovuto onore nella Basilica Lateranense,
vicino al Battistero.
Fonti Wikipedia e Vaticane
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