Non dimenticate di chiamare il 339 5904011 per avere i numeri fortunati
Questo santo Pontefice, che per nove anni sedette sulla cattedra
di S. Pietro, illustrò la Chiesa con savie disposizioni, non meno che
colla sua santa vita, coronata dalla palma del martirio.
Nacque, Evaristo, in Grecia da padre ebreo. Nella sua giovinezza
frequentò le principali scuole della sua dotta patria, ed alla cultura
filosofica e letteraria unì lo studio della dottrina cristiana.
Iscrittosi fra i catecumeni, ricevette il santo battesimo e divenne egli
pure zelantissimo apostolo della fede, dapprima fra i suoi connazionali
e poscia in Roma, chiamatovi dal Papa Anacleto che ne aveva ammirato le
doti non comuni di scienza e di zelo. Alla morte di Papa Anacleto, per
l'unanime consenso dei fedeli, fu eletto a succedergli nel difficile e
delicato ministero.
Gravi furono le difficoltà del suo
pontificato, rese più gravi ancora dalle furiose persecuzioni suscitate
dagli imperatori di Roma. La Chiesa era perciò costretta in quel tempo a
svolgere le sue attività nell'oscurità delle Catacombe. Ivi si
compivano le sacre funzioni, venivano conferiti gli ordini sacri, e vi
si prendevano disposizioni per le più urgenti necessità.
Non
si può dubitare dello zelo indefesso di Papa Evaristo, nè della sua
pastorale vigilanza, ricordando quanto il grande martire Ignazio di
Antiochia ci fa sapere sulla condotta dei fedeli di Roma al tempo di
questo degnissimo successore di S. Pietro. Essi infatti venivano
proposti ad esempio alle altre chiese della cristianità, per la purezza
di dottrina, per l'ardente carità con cui s'amavano, e per l'eroico
attaccamento alla fede cristiana.
Moltissime e rilevanti sono
le opere compiute nella Chiesa da questo glorioso Pontefice: vanno però
ricordate alcune, perchè degne di maggior rilievo.
Anzitutto,
la divisione da lui fatta della diocesi di Roma in Titoli o Parrocchie, a
ciascuna delle quali propose un prete cardinale.
Poi quella
di avere propugnato la santificazione del matrimonio, ordinando che
venisse celebrato pubblicamente e che le nozze fossero benedette dal
sacerdote: disposizione che fu poi largamente illustrata da Leone XIII e
da Pio XI, che ci ha donato un nuovo preziosissimo documento
coll'enciclica « Casti Connubii » del 29 dicembre 1930.
S.
Evaristo, durante il suo saggio governo della Chiesa, conferì tre volte i
sacri ordini, consacrando quindici vescovi, diciassette sacerdoti e due
diaconi.
Santamente chiuse i suoi giorni, coronati dal
glorioso martirio; che subì per ordine di Traiano, l'anno 121. Le sue
sacre spoglie furono deposte sul Colle Vaticano presso la tomba di S.
Pietro.
Le dirette del giovedì saranno pubblicate su facebook, e potrete seguirci anche da li.
Nessun commento:
Posta un commento