Una affermazione della numerologia avanzata da alcuni praticanti conclude che, dopo osservazioni empiriche e investigazioni, attraverso lo studio dei numeri l'uomo potrà scoprire aspetti segreti di sé stesso e dell'universo.

venerdì 12 febbraio 2021

Un po' di storia

Pitagora e la numerologia, scienza dell’anima.


La numerologia è un antica scienza diagnostica del carattere, di cui Pitagora fu uno dei più illustri ed esperti conoscitori. Pitagora nacque a Samo, probabilmente nel 571-70, venne in Italia nel 532-31 e morì nel 497-96 a. c. I pitagorici ritenevano che  "l'universo intero fosse armonia e numero" e che di conseguenza, l'essenza ultima della realtà fosse la matematica. I numeri, le figure geometriche e la musica diventavano “strumenti meditativi” che indicavano il significato del cosmo e indirizzavano a coglierne i ritmi e a contemplare l’armonia delle sfere. Pitagora udiva l' armonia dell' universo, cioè percepiva l'universale armonia degli astri, la quale noi non udiamo per la limitazione della nostra natura. Analogamente a Pitagora anche Agostino credeva che tutto avesse una relazione matematica e spettava alla mente ricercare e investigare i segreti di queste relazioni o farsele rivelare da una forza divina. Sant'Agostino scrisse " I numeri sono il linguaggio universale offerto dalle divinità agli umani come riconferma della verità".


Jung e la sacralità dei numeri

Jung considera il numero un’entità numinosa, sacra e lo ha definito come “un archetipo dell’ordine fattosi cosciente”. Jung credeva nella conoscenza assoluta dell’inconscio, che comprende il passato, il futuro e può accedere a cose che riguardano altre persone. L’inconscio collettivo sarebbe dunque un campo di energia, dove come costellazioni splendono gli Archetipi. Tra tutti gli Archetipi esisterebbe un legame, perciò l’inconscio non sarebbe una rete casuale, ma un campo di energia ordinato, con al centro il grande Archetipo del Sé, la realtà ultima. Dunque come spiega la von Franz, allieva di Jung, i valori numerici sarebbero gli ordinatori del campo di energia dell’inconscio collettivo, che recentemente è stato definito da alcuni studiosi come “campo unificato”, o “Matrix divina”.

La numerologia e la fisica quantistica 





Quando i primi Pitagorici affermavano che tutti gli oggetti sono composti da numeri (interi) o che i numeri sono l' essenza dell' universo, essi intendevano questo in senso letterale, perché per loro i numeri erano quello che per noi sono gli atomi. La poltrona sulla quale siete seduti adesso è un insieme di atomi, che a loro volta sono costituiti dall’unione di particelle subatomiche che altro non sono che pacchetti di informazione ed energia. A livello quantico, anche noi esseri umani siamo onde di energia in un campo di energia connesso a ogni altra cosa nell' universo. Ad un livello ancora più profondo, i pacchetti di informazione ed energia emergono da un oceano di possibilità, un campo di pura coscienza illimitata. Deepak Chopra definisce questo livello “ regno non locale” e lo identifica con un intelligenza cosmica che grazie al potere dell’intenzione, organizza la pura potenzialità in particelle quantiche, che a loro volta formeranno aggregati di atomi, di molecole che infine appariranno in strutture fisiche. Questo campo di intelligenza coincide con l’inconscio collettivo descritto da C.G.Jung, dove i numeri rappresentano i principi primi, gli Archetipi o divinità in embrione dentro di noi. Quando permettiamo a queste divinità di esprimersi nella nostra esistenza, allora abbiamo realizzato il nostro scopo di vita che Chopra chiama “sincrodestino”.

Fonte: http://www.numerologia-archetipi.it/numerologia_e_archetipi.php

 

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La Numerologia è un incredibile strumento in grado di decifrare l’uomo, i suoi meccanismi profondi, i suoi cicli personali.