Il numero sette esprime la globalità,
l’universalità, l’equilibrio perfetto e rappresenta un ciclo compiuto e
dinamico. Considerato fin dall’antichità un simbolo magico e religioso
della perfezione, perché era legato al compiersi del ciclo lunare. Gli
antichi riconobbero nel sette il valore identico della monade in quanto
increato, poiché non prodotto di alcun numero contenuto tra 1 e 10.
Presso i babilonesi erano ritenuti festivi, e consacrati al culto, i
giorni di ogni mese multipli di sette. Tale numero fu considerato
simbolo di santità dai Pitagorici. I Greci lo chiamarono venerabile,
Platone anima mundi. Presso gli Egizi simboleggiava la vita. Il numero
sette rappresenta il perfezionamento della natura umana allorché essa
congiunge in sé il ternario divino con il quaternario terrestre. Essendo
formato dall’unione della triade con la tetrade, esso indica la
pienezza di quanto è perfetto, partecipando alla duplice natura fisica e
spirituale, umana e divina. É il centro invisibile, spirito ed anima di
ogni cosa. Il Sette è il numero della piramide in quanto formata dal
triangolo(3) su quadrato(4). Quindi il sette è l’espressione
privilegiata della mediazione tra umano e divino.
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