Oggi ricordiamo uno degli eremiti più conosciuti, il primo a fondare un ordine di uomini dediti alla vita austera, lontana dai nefasti della civiltà ed esempio per molti cristiani di quel tempo che ne presero esempio.
S. Francesco, detto da Paola dalla sua città natale, nacque nel 1416.
I suoi genitori lo ebbero dal Signore per intercessione di S. Francesco
d'Assisi. Ammaestrato fin dai più teneri anni alla pietà, indirizzava
tutti i suoi sforzi all'acquisto della virtù, dimodocchè apparve
destinato a grande santità.
A 13 anni apprese dai Francescani i primi rudimenti della scienza, e
incominciò a praticar quella vita austera, che continuò poi per tutta la
vita. A soli quindici anni, col consenso dei genitori, si ritirò in
solitudine non molto lontano dalla patria. Ma disturbato dalle frequenti
visite che gli facevano molte pie persone ammirate del suo modo
straordinario di vivere, si appartò maggiormente, spingendosi verso il
mare e quivi si scavò una grotta. Il suo letto era la nuda tèrra, il suo
cibo le erbe che crescevano d'intorno, e l'abito un sacco grossolano,
che nascondeva un ruvido cilicio.
Non aveva ancora vent'anni quando gli si aggiunsero altre persone
desiderose di vivere sotto la sua direzione. Allora il Santo uscì dalla
solitudine, edificò nei dintorni di Paola una chiesa con un monastero
ponendo le fondamenta del suo ordine, che per umiltà volle chiamare dei «
Minimi ».
Il Signore, che prova col fuoco delle afflizioni quelli che lo amano,
permise che venisse perseguitato da Ferdinando principe di Taranto, che
poi tocco dalla grazia di Dio lo lasciò in pace. L'eminente santità di
Francesco appariva ancora più agli occhi del popolo pel dono profetico. I
prodigi poi che Iddio moltiplicava a mezzo del suo fedele servo
eccitavano l'universale ammirazione, tanto che Papa Paolo II mandò un
suo legato a verificare se era vero quello che si raccontava di lui.
Il re di Francia Luigi XI, essendo ammalato, volle presso di sè S.
Francesco, che per ordine del Sommo Pontefice (a cui Luigi XI era
ricorso per averlo), tosto si mise in viaggio. Ovunque passava, era
accolto festosamente. La Provenza rovinata dalla peste provò i benefici
effetti della presenza del servo di Dio.
Arrivato presso il re, lo indusse a rassegnarsi al volere di Dio e lo dispose a ben morire.
Molto fu amato da Luigi XI, che favorì grandemente la diffusione dei Minimi in Francia.
Francesco visse ancora parecchi anni: quando fu avvertito esser prossimo
il giorno della sua morte, si dispose al grande passo con tre mesi di
ritiro in cella. Si ammalò la domenica delle Palme del 1507; il giovedì
santo ricevette, in chiesa. il Santo Viatico e il giorno seguente, dopo
aver date le ultime raccomandazioni ai suoi discepoli, si addormentò nel
Signore: era il 2 aprile 1507 e contava 91 anni. Dice il Breviario
romano che il suo corpo. rimasto per 11 giorni insepolto, emanava un
profumo celeste.
PRATICA. Domandiamo a Dio l'umiltà e lo spirito di mortificazione.
PREGHIERA. Dio, amante degli umili, che subiimasa il beato
confessore Francesco alla gloria dei tuoi Santi, deh! fa' che
conseguiamo felicemente, per i meriti e l'intercessione di lui, il
premio promesso agli umili.
font.santodelgiorno.it
Ringrazio tutti voi per l'affetto con cui mi seguite sempre, e mi raccomando non esitate a mandare una lettera per ricevere il vostro talismano personalizzato, vi ricordo che è gratuito.
Un abbraccio forte
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