Protettrice dei dentisti e degli igienisti dentali, Apollonia fu una benefattrice di cristiani perseguitati al tempo di Decio.
Essere cristiani in quel tempo era pericoloso e poteva costar caro, molti pagaron con la vita e con le pene più atroci.
S. Apollonia subì il martirio per la fede durante la persecuzione
di Decio. Così scriveva l'allora Vescovo di Antiochia: « I cristiani
vengono arrestati, imprigionati, privati d'ogni alimento, tolti dalle
proprie famiglie, e perciò i genitori divisi dai figli e i figli dai
genitori. Alcuni sono esiliati, altri stritolati sotto le ruote e
moltissimi precipitati nelle fornaci ardenti od esposti alle fiere. Se i
denti delle belve o l'ardore delle fiamme qualche volta li
risparmiarono, è sempre pronta la spada che taglia la loro testa.
Affermare di essere cristiano basta per incontrare i più terribili
tormenti ».
Apollonia fin dai più teneri anni venne educata nella religione
cristiana. Accesa di ardente amore per Gesù, decise di darsi interamente
a Lui, facendo voto di perpetua verginità.
Quando uscì il decreto di persecuzione, Apollonia prodigò tutti i suoi
averi in favore dei cristiani e si adoperò con ogni mezzo nell'esortare i
martiri alla fortezza e alla speranza del gran premio del cielo.
« Pensate, diceva, che è breve il patire, ma il gaudio sarà eterno! ».
Ma non potè durare a lungo in questo pietoso ufficio, poichè venne
subito scoperta. Accusata al prefetto della provincia come cristiana, si
vide tosto arrestata e rinchiusa in una orrenda prigione, dove passò
una notte.
Il giorno dopo, venne presentata al prefetto ed interrogata circa la sua
fede. « Sono cristiana e adoro il vero Dio », rispose francamente
Apollonia. Ma questa sincera confessione le costò la vita: le furono
subito rotti tutti i denti e fu condannata ad essere bruciata viva. In
breve venne preparata una grande catasta di legna, e tra una numerosa
folla di pagani venne condotta al luogo del martirio. Una grande
serenità traspariva dal volto di Apollonia : ciò spinse il prefetto a
farle altre interrogazioni e a prometterle gli onori e beni del mondo.
Ma essa invariabilmente rispondeva: « Sono cristiana; breve è il patire,
ma eterno è il gaudio ».
Appiccato il fuoco al rogo, venne nuovamente interrogata. Apollonia non
rispose e stette un istante in preghiera. Volto pertanto lo sguardo al
cielo si ricordò che Gesù l'attendeva. E così, spinta da questo
pensiero, si gettò da se stessa tra le fiamme. In breve il sacrificio fu
consumato, e lo spirito suo, sciolto dal corpo, se ne volò al suo
Celeste Sposo a ricevere la doppia corona della verginità e del
martirio.
Venne poi eretta in Roma una chiesa in suo onore. Essa è invocata come protettrice contro il mal di denti.
PRATICA. Facciamo un'opera di misericordia.
PREGHIERA. O Dio, che tra gli altri miracoli della tua potenza,
anche al sesso debole hai conferito la vittoria del martirio, concedi,
propizio, che noi, che festeggiamo la beata vergine e martire Apollonia,
imitando i suoi esempi possiamo raggiungere l'eterna felicità.
MARTIROLOGIO ROMANO. Ad Alessàndria il natale di sant'Apollónia,
Vergine e Martire, alla quale i persecutori, sotto Décio, prima
estrassero tutti i denti, poi, innalzato ed acceso un rogo, minacciarono
di bruciarla viva, se non avesse pronunciato con loro empie parole; ma
essa, avendo riflettuto un poco tra sè, si svincolò improvvisamente
dalle mani di quegli empi, e accesa internamente da più grande ardore di
Spirito Santo, si gettò nel fuoco, che le avevano preparato, così
spontaneamente, che gli autori stessi di quella crudeltà rimasero
sbigottiti, come si fosse trovata più pronta una donna alia morte che il
persecutore alla pena.
Fonti Vaticane e wikipedia
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