È chiamato il Tommaso d'Aquino della carità; come S. Tommaso diede
al mondo cristiano il capolavoro della teologia con la sua Somma, così
S. Vincenzo de' Paoli con le sue istituzioni diede agli uomini il
capolavoro della carità. Seppe raccogliere nell'anima sua tutto ciò che
la generosità cattolica, nel volgere delle età aveva trovato per
sollevare il dolore e la povertà.
Nacque a Puy nella diocesi di Dax, il 24 aprile del 1576.
Piccolo e povero, aveva spartito il pane della sua colazione coi
compagni di scuola. Possedendo una volta trenta soldi li aveva regalati
ai poveri. Portando del grano al mulino ed incontrandosi con un mendico,
gliene aveva dato la metà.
A dodici anni studiò a Dax, a 16 faceva ripetizione al figlio di un
avvocato, perchè il padre povero non poteva fargli continuare gli studi.
A venti anni riceveva gli ordini minori, ed a 24 il Sacerdozio.
I primi anni di ministero furono terribili per il giovane prete, ardente
di carità, ma necessariamente senza esperienza: consumò non solo tutto
il suo, ma contrasse debiti notevoli per cui si trovò in serie
difficoltà: difficoltà che risolse con sapienza e con l'aiuto di anime
buone.
Consigliato da Pietro De Berulle, accettò la parrocchia di Clichy, dove
fece tanto bene; s'incaricò dell'educazione dei figli di casa Gondy che
furono mecenati generosi per le sue molteplici opere di carità; e diede
la celebre missione di Colleville che fu la prima di una lunga serie,
ottenendo mirabili conversioni. Nominato regio cappellano di tutte le
galere di Francia, fu il padre dei galeotti e pose ogni cura per
sollevarli dalle loro miserie. Ottenne che fossero trattati meno
duramente, fondò ospedali per gli ammalati, e la sua comparsa nelle
galere era una festa per quei poveri disgraziati.
Un giorno le guardie lo trovarono in una cella, legato alla catena in
veste da galeotto. Aveva messo in libertà un miserabile e l'aveva
sostituito.
Confessore d'Anna d'Austria, distribuì due milioni in elemosine. Aprì orfanotrofi, ricoveri per i vecchi, ritiri per i dementi.
Per tutte queste opere occorreva il personale adatto ed a questo scopo istituì le Figlie della Carità.
Né qui si fermò la sua ardente carità. Egli attese anche al clero:
istituì delle conferenze ecclesiastiche che ancor oggi continuano tra il
clero di Francia, fondò seminari e spesso diede esercizi ai chierici
ordinandi. Infine riunì in congregazione i sacerdoti che lo aiutavano
nelle sue opere e li chiamò Preti della Missione.
Morì all'età di 84 anni, affranto dalle fatiche, il 27 settembre del 1660.
La Francia atea gli innalzò un monumento. Leone XIII lo dichiarò patrono universale delle Congregazioni di carità.
PRATICA. — Rendiamo anche noi la nostra carità « paziente, benefica, sempre pronta a scusare e a sopportare ».
PREGHIERA. — O Dio, che per evangelizzare i poveri e per promuovere
il decoro dell'ordine ecclesiastico arricchisti il beato Vincenzo di
virtù apostoliche, deh! concedi, che come ne veneriamo la pietà ed i
meriti, così ne imitiamo gli esempi.
MARTIROLOGIO ROMANO. Memoria di san Vincenzo de’ Paoli, sacerdote,
che, pieno di spirito sacerdotale, a Parigi si dedicò alla cura dei
poveri, riconoscendo nel volto di ogni sofferente quello del suo Signore
e fondò la Congregazione della Missione, nonché, con la collaborazione
di santa Luisa de Marillac, la Congregazione delle Figlie della Carità,
per provvedere al ripristino dello stile di vita proprio della Chiesa
delle origini, per formare santamente il clero e per assistere i poveri.
Nessun commento:
Posta un commento