Quesr'anno la crema abbronzante la metteremo davanti al camino di questo passo
Volgeva l'anno 596 quando i Sassoni, gli Angli e gli Juti, popoli
germanici pagani, cacciati i Bretoni occuparono l'odierna Inghilterra. Angli sunt? Angeli fiant!,
disse San Gregorio Magno. Non potendo andarvi lui stesso salito al
Pontificato, scelse un gagliardo manipolo di suoi monaci benedettini e
li inviò alla conquista dei conquistatori. Capo di questo eroico
manipolo era Agostino, priore del monastero di SantAndrea. Giunti in
Francia, atterriti dalle relazioni loro fatte, si arrestarono
spaventati.
Il Papa, anima grande, li rincorò e quei
missionari rianimati, con alcuni francesi per interpreti, approdavano
nel 597 all'isola di Thanet in numero di quaranta.
Agostino
notificò la sua venuta ad Etelberto, re di Kent, il più potente re
dell'eptarchia. Questi andò a visitarli in quell'isola e dopo familiari
conversazioni: « I vostri discorsi, disse, sono assai belli, lusimsbiere
e magnifiche le promesse, ma sembrano un po' incerte. Però non sarà
permesso che siate molestati; predicate pure liberamente ai miei popoli
». Li condusse nella capitale Canterbury dove li provvide di tutto
quanto abbisognavano.
Quegli ardenti figli di San Benedetto si
erano preparati alla missione con veglie, austerità, digiuni e ferventi
preghiere ed ora erano pronti a suggellare col sangue la loro fede.
Alla loro infuocata parola, fecondata dallo Spirito Santo, le genti
accorrevano in folla, abbandonavano le loro superstizioni e venivano
battezzate. La conversione del re (che poi si fece santo) fu seguita da
quella di un'innumerevole moltitudine di sudditi. Nel Natale del 597
diecimila furono i rigenerati alla grazia nelle acque battesimali del
Tamigi.
Poco appresso Agostino, invitato dal Papa, passò in
Francia per essere consacrato vescovo ad Arles. Nel 601, il Papa gli
mandò il pallio e lo costituì metropolita d'Inghilterra.
Agostino scriveva spessissimo a Roma per informare il Papa e consigliarsi in ogni contingenza.
Favorito del dono dei miracoli, attirava le moltitudini alla croce, e
la fede progrediva mirabilmente di giorno in giorno. Alla sua prima
visita pastorale, fu accolto ovunque con entusiasmo.
Volle
pure arrivare ai Bretoni, i quali cacciati dagli invasori, come dicemmo,
si erano ritirati sulle montagne del Galles. Essi erano cristiani, però
avevano degenerato. Agostino, giunto alla loro frontiera, chiamò a
concilio i loro vescovi e sacerdoti: costoro con varie pretese vollero
che si convocasse un Sinodo generale: Agostino acconsentì, ma essi si
ostinarono nei loro errori, onde Agostino, piangendo, predisse il loro
sterminio. Finalmente, estenuato dalle fatiche apostoliche, volava al
cielo il 28 maggio del 607.
PRATICA. Tre quarti degli
uomini sono ancora nelle tenebre dell'idolatria e della superstizione.
Preghiamo e aiutiamo le opere missionarie.
PREGHIERA. O
Signore, che con la predicazione e i miracoli del tuo beato confessore e
vescovo Agostino, ti sei degnato illuminare della luce della vera fede
la Nazione inglese, concedi, te ne preghiamo per la sua intercessione,
che i cuori degli erranti ritornino all'unità della vera fede, e noi
restiamo fedeli alla tua santa volontà.
MARTIROLOGIO ROMANO. A
Canterbury, in Inghiltérra, sant'Agostino Vescovo e Confessore, il
quale, mandato là insieme con altri dal beato Gregório Papa, predicò
agli Inglesi il santo Vangelo di Cristo, ed ivi, glorioso per virtù e
per miracoli, si riposò nel Signore. La sua festa si celebra il ventotto
di questo mese.
fonti wikipedia e vaticane
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