Oggi fa caldo e piove, ed è anche un giorno molto caro a noi europei e cattolici, in quanto si festeggia Giovanna D'Arco l'eroina francese un simbolo sacro tanto caro alla chiesa quanto a noi donne, simbolo di forza interiore e determinazione.
Auguri a tutti
S. Giovanna nacque l'anno 1412 nel remoto villaggio di Domrémy,
dolcemente adagiato sulle sponde della Mosa. Crebbe pura come un giglio,
semplice ed incline alla vita austera e penitente: le sue compagne, che
la vedevano condurre il gregge al pascolo, non avrebbero certo
immaginato quale avvenire straordinario l'attendeva. Un giorno, mentre
recitava l'Angelus, la fanciulla udì dalla parte della chiesa una voce
pronunciare distintamente il suo nome: « Giannetta, Giannetta! ».
La voce era così penetrante e soave, che la fanciulla si commosse fino
alle lacrime. Volse lo sguardo verso il santuario, e vide una gran luce:
un personaggio dalle fattezze nobili e graziose, accompagnato da una
legione di esseri angelici, ripetè: « Giannetta, Giannetta, sii buona,
pia, ama Dio e frequenta la chiesa ». Le apparizioni si ripeterono e in
Giovanna crebbe il desiderio d'essere più perfetta e di abbandonarsi
all'azione della grazia: Dio le affidava la salvezza della Francia.
Giovanna, conosciuta la sua missione, si raccolse per un istante, levò
gli occhi al cielo, poi chinando la fronte soffusa dal rossore e giunte
la mani sul seno, esclamò: « Sia fatta la volontà di Dio ». Vinta dopo
lungo tempo l'opposizione della famiglia, l'inerme fanciulla si presentò
al re Carlo VII, nella città di Chinet.
Ivi tutti erano in
preda allo scoraggiamento. Il nemico vinceva; la bandiera inglese
sventolava già sulle torri di Parigi: l'ultima speranza era Orléans, ma
anch'essa era assediata; espugnata questa, la Francia sarebbe stata
inghiottita dall'imperialismo inglese. Giovanna, forte della protezione
divina, dopo infinite difficoltà e diffidenze, ebbe il comando di uno
scaglione di truppe; ella riordinò quelle poche milizie, fece pregare il
Signore, Dio degli eserciti, e mosse contro il nemico che tosto fu
sconfitto.
Vinse ripetutamente e liberò Orléans ove entrò
entusiasticamente acclamata. La nazione si riscosse, tornò la speranza,
ed il nome della giovane guerriera corse su tutte le labbra. A Reims
fece incoronare il re, ed ella, chiamata d'ora in poi « Pulzella
d'Orléans », venne nominata Contessa del giglio.
Riprese poi le armi e si volse verso Parigi: vinse ancora e fu di
nuovo il terrore degli Inglesi; ma il giorno nero venne. Dopo aspra ed
infelice battaglia, a Compiègne, la giovane, tradita dai generali
invidiosi, cadde nelle mani dei nemici. Aveva 18 anni. Le vendette e le
ingiurie a cui soggiacque sono indicibili. L'infame processo che ne
seguì fu tra le più abominevoli ingiustizie che si siano mai commesse
contro un innocente e coperse di eterna infamia i giudici iniqui. Fu
condannata ad essere arsa viva come « eretica, recidiva, apostata,
idolatra ».
Abbandonata da tutti e assistita soltanto da un
religioso, la prigioniera salì il patibolo baciando il Crocifisso. Le
fiamme che avvolsero ed arsero la verginella posero fine alle sue
sofferenze. Era il 3 maggio 1431.
L'innocenza di S. Giovanna
d'Arco brillò fulgida al mondo intero, quando Benedetto XV, il 18 aprile
1919, l'innalzò alla gloria degli altari e il giorno 16 maggio 1920 il
medesimo Papa la dichiarò santa.
PRATICA Quando Gesù parla, rispondiamo con il regale Profeta: «Pronto è il mio cuore, o Dio » (Salmo 56).
PREGHIERA. Dio,
che a difendere la Chiesa e la patria suscitasti prodigiosamente la
beata Giovanna, deh! fà, per la sua intercessione, che la tua Chiesa,
superate le insidie dei nemici, goda perpetua pace.
MARTIROLOGIO ROMANO. A
Rouen santa Giovànna d'Arco Vergine, detta la Pulzella d'Orléans, la
quale, avendo combattuto strenuamente per la sua patria, in fine,
consegnata nelle mani dei nemici, fu con iniquo giudizio condannata ed
arsa sul rogo, e dal Sommo Pontefice Benedétto decimoquinto fu ascritta
nel numero dei Santi.
Fonti Wikipedia e Vaticane
Nessun commento:
Posta un commento