Una affermazione della numerologia avanzata da alcuni praticanti conclude che, dopo osservazioni empiriche e investigazioni, attraverso lo studio dei numeri l'uomo potrà scoprire aspetti segreti di sé stesso e dell'universo.

lunedì 11 febbraio 2013

Santo del giorno 11 Febbraio


 SAN PASQUALE I

Pasquale I fu il 98º Papa della Chiesa cattolica,venne elevato al pontificato per acclamazione del clero romano poco dopo la morte di papa Stefano IV, neanche un giorno completo dalla morte del suo predecessore poiché il clero temeva che il tempo favorisse eventuali interferenze da parte dell'imperatore.
Le relazioni tra Pasquale I e l'imperatore non furono mai molto cordiali, così come Pasquale non riuscì mai a conquistarsi le simpatie della nobiltà romana.
Nell'823 Pasquale ricevette Lotario I, figlio di Ludovico il Pio e della sua prima moglie Ermengarda, cui il padre aveva assegnato nell'817 il Regno d'Italia, lo incoronò ungendolo solennemente la domenica di Pasqua e gli consegnò simbolicamente una spada, simbolo di potere di amministrare la giustizia. Questa cerimonia si affermò come diritto del papa di incoronare re ed imperatori e di farlo in Roma. Lotario diede subito esempio di esercizio di potere, accogliendo un'istanza dell'Abbazia di Farfa contro la Curia romana, accusata di essersi indebitamente appropriata di beni dell'Abbazia, ed imponendo la restituzione alla medesima dei beni in questione. La sentenza fu accolta con gran disappunto dal clero romano ma con gioia dalla nobiltà filofranca che interpretò l'evento come un segno di incoraggiamento a ribellarsi all'autorità papale. Fu organizzata una rivolta i cui capi erano il primicerio dei notai romani, Teodoro, già nunzio pontificio presso la corte imperiale nell'821, e suo genero, il nomenclator Leone. La rivolta fu immediatamente repressa ed i due capi accecati e poi decapitati. L'evento scatenò il sospetto, presso l'imperatore, che dietro la decisione di eliminare i due ci fosse stato lo stesso Pasquale ed inviò due commissari a Roma per accertare i fatti. Il papa si proclamò innocente ma si rifiutò di essere sottoposto a giudizio da giudici imperiali, accettando solo di profferire un giuramento solenne con il quale si dichiarava estraneo all'operazione di esecuzione capitale dei due, pur considerandoli personalmente colpevoli e rei di morte. I commissari rientrarono ad Aquisgrana e Ludovico lasciò cadere la cosa. Il popolo di Roma tuttavia, essendo Pasquale deceduto poco dopo, gli rifiutò l'onore della sepoltura all'interno della Basilica di San Pietro ed il suo successore, papa Eugenio II, calmatisi gli animi, lo fece seppellire nella basilica di Santa Prassede.
Tra le sue opere ricordiamo: la basilica di Santa Cecilia in Trastevere, quella di Santa Prassede e la chiesa di Santa Maria in Domnica e fu lui a ritrovare il corpo di santa Cecilia nelle catacombe di San Callisto e farlo esumare nell'omonima chiesa in Trastevere.


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