Una affermazione della numerologia avanzata da alcuni praticanti conclude che, dopo osservazioni empiriche e investigazioni, attraverso lo studio dei numeri l'uomo potrà scoprire aspetti segreti di sé stesso e dell'universo.

giovedì 21 febbraio 2013

Santo del giorno 21 Febbraio

SANTA ELEONORA DI PROVENZA
Eleonora di Provenza, fu regina consorte d'Inghilterra e duchessa consorte d'Aquitania dal 1236 al 1272.
Eleonora era famosa per la sua bellezza, come per altro lo erano le sue tre sorelle.
Nel 1235 il re d'Inghilterra, Enrico III (1207-1272), chiese la mano di Eleonora tramite lo zio, il conte di Savoia Amedeo IV.
Il matrimonio fu celebrato, il 14 gennaio del 1236, nella cattedrale di Canterbury dal suo arcivescovo, Edmondo di Canterbury.
Gli sposi, Enrico ed Eleonora non si erano mai visti prima.

Eleonora riuscì in poco tempo a riempire la corte d'Inghilterra di compatrioti provenienti dalla Provenza. Inoltre la parentela con i Savoia portò in Inghilterra tre zii di Eleonora, tutti e tre fratelli di Amedeo IV, figli del conte Tommaso I, Bonifacio, che nel 1245 divenne arcivescovo di Canterbury, Pietro, il futuro conte di Savoia Pietro II (1263-1268), già Signore del Vaud (1233-1268), che divenne Conte di Richmond (1241-1268), ed infine Guglielmo di Savoia (†1239), vescovo di Valence e rettore di Vienne, che aveva condotto con sé un ottimo collaboratore, Pietro Aigueblanche, che fu vescovo di Hereford, diplomatico alle corti di Luigi IX di Francia e di Alfonso X di Castiglia, negoziatore del matrimonio di Riccardo di Cornovaglia con Sancha di Provenza, collettore delle tasse papali ed infine governatore della Guascogna, dopo che quest'ultima era tornata ai Plantageneti nel 1254, col matrimonio di Edoardo con Eleonora di Castiglia.
Quando, nel 1245, suo padre morì, Eleonora con le sorelle, Sancha, moglie di Riccardo di Cornovaglia e Margherita, moglie del re di Francia, San Luigi IX, avrebbero desiderato dividere i feudi paterni con la sorella minore, Beatrice, ma il promesso sposo di quest'ultima, Carlo I d'Angiò, fratello di San Luigi IX, invase la Provenza e non la volle più spartire; per cui i suoi rapporti con le tre sorelle defraudate furono sempre molto tesi.
Eleonora ebbe rapporti particolarmente affettuosi con il figlio Edoardo: quando si ammalò, rischiando la vita (1246), lei rimase con lui all'abbazia di Beaulieu per tre settimane, ben oltre il tempo permesso dalle regole monastiche. Per sua influenza re Enrico elevò Edoardo al rango di duca di Guascogna nel 1249. Quando Enrico venne duramente contestato da Simone di Montfort, sesto conte (Earl) di Leicester, lei appoggiò la causa del marito, raccogliendo in suo favore truppe in Francia. Il 13 luglio 1263, mentre stava scendendo lungo il Tamigi su una chiatta, fu attaccata dai cittadini di Londra. Dopo essere stata soccorsa da Thomas FitzThomas, sindaco di Londra, si rifugiò preso il vescovo londinese.
Alla morte, nel 1274, del nipote Enrico, secondogenito del figlio Edoardo, che si trovava a Guildford affidato alle sue cure, Eleonora si occupò delle esequie e fece tumulare il cuore di Enrico in un convento da lei fatto erigere in sua memoria, mentre i genitori che si trovavano a Londra non parteciparono alla cerimonia pur essendo il tragitto Londra-Guildford piuttosto breve.
Dopo essersi occupata di allevare ed educare molti nipoti, il 3 luglio 1276 si ritirò nell’abbazia benedettina di Amesbury, ma rimase in contatto con il figlio Edoardo e la sorella Margherita.
Morì nel 1291 ad Amesbury (Inghilterra), lasciando il figlio Edoardo che l'anno prima aveva perso l'adorata moglie, Eleonora di Castiglia, in uno stato di prostrazione che gli rese amaro e difficile il biennio 1290-1291.

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