SANT'ELEUTERIO DI TOURNAI
Eleuterio di Tournai venerato come santo dalla chiesa cattolica, fu vescovo di Tournai per 45 anni.
nacque a Tournai da Blanda e da Sereno, un nobile
gallo-romano che possedeva molte terre a Tournai e nel villaggio di
Blandain. Si era convertito al cristianesimo al tempo della predicazione
di San Piatone
e aveva donato il terreno su cui sorse la cattedrale di Notre-Dame di
Tournai. Eleuterio fece i suoi studi letterari e teologici con molto
profitto, ebbe come compagno di studi san Medardo,
che poi diverrà vescovo di Noyon, che gli predisse che un giorno
sarebbe divenuto vescovo di Tournai. Ciò avvenne realmente nel 486, quando alla morte del vescovo Teodoro fu eletto per succedergli e fu consacrato dal vescovo di Reims San Remigio.
I primi anni del suo episcopato furono particolarmente difficili, nel 476
era caduto l'impero romano ed erano già iniziate le invasioni
barbariche di Burgundi, Visigoti, Alemanni e Franchi, questi ultimi
ancora pagani, avevano stabilito la propria capitale proprio a Tournai,
così Eleuterio fu costretto a rifugiarsi, spostando la sede vescovile
nel vicino e più sicuro villaggio di Blandain. Fu molto impegnato sia a
convertire i barbari che erano pagani, che a combattere contro il
diffondersi dell'Arianesimo.
La diocesi di Tournai che era molto estesa era il più importante centro
cristiano del nord della Francia, e aumentò d'importanza quando, nel 496, dietro l'esempio della conversione al cristianesimo del re Clodoveo, tutto il suo popolo si convertì, facendosi battezzare.
Eleuterio poté riportare la sede vescovile a Tournai, si prodigò per battezzare un gran numero di Franchi.
Negli anni seguenti andò tre volte in pellegrinaggio a Roma, nel 501 ebbe in dono dal Papa Simmaco alcune reliquie di Santo Stefano e di Santa Maria Egiziaca,
al suo ritorno fu accolto da una gran folla e si racconta che attorno a
lui si siano formati due cerchi di luce visibili da tutti. Al passaggio
di Eleuterio con le reliquie si verificarono parecchie guarigioni
improvvise di storpi e di un muto conosciuto da tutti. Anche Clodoveo
ebbe modo di sperimentare le virtù profetiche di Eleuterio, quando di
ritorno dalla battaglia di Tolbiac, pentito per alcuni suoi crimini
politici, andò da lui da penitente perché intercedesse e gli ottenesse
il perdono divino. Eleuterio gli rivelò in anticipo tutti i suoi
misfatti, prima che il re si decidesse a confessarli. Questi stupito e
commosso si pentì sinceramente.
Clodoveo tenne sempre in grande stima Eleuterio e fece molte donazioni di terreni alla sua diocesi.
Nel 520 riunì un sinodo per condannare le eresie che ancora erano molto diffuse, soprattutto il pelagianesimo e l'arianesimo.
Morì nel 531
per mano di una banda di eretici che lo assalirono mentre usciva dalla
chiesa e lo ferirono ripetutamente, Eleuterio sopravvisse qualche giorno
e infine il 20 febbraio spirò.
Il suo funerale fu officiato dall'amico Medardo, vescovo di Noyon,
che informato dell'aggressione, era partito da Noyon per fargli visita,
ma giunse quando già Eleuterio era morto.
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