SANTA MARGHERITA DA CORTONA
Margherita da Cortona fu una religiosa appartenuta al Terz'Ordine Francescano. Nel 1728 è stata proclamata santa da papa Benedetto XIII.
Di umili origini, venne battezzata presso l'antica pieve di Pozzuolo Umbro, dove attualmente sorge la chiesa dei Santi Pietro e Paolo: rimase presto orfana di madre e dall'età di diciassette anni visse come concubina con un nobile di Montepulciano, Arsenio (identificato con Raniero del Pecora, dei signori di Valiano), dal quale ebbe anche un figlio.
La coppia passava molto tempo in una residenza di caccia nelle
colline al confine tra Umbria e Toscana, appartenente al feudo valianese
dei Del Pecora. Ancora oggi, in questo castello, si trova una cappella
ricavata dall'antica entrata del castello dedicata alla santa, che visse
in quelle stanze nel XIII secolo.
Nel 1273 Arsenio, durante una battuta di caccia in una delle sue proprietà di Petrignano del Lago,
venne aggredito e assassinato da un gruppo di briganti: Margherita,
secondo la leggenda, seguì a piedi il cane di Arsenio dalla sua
residenza presso Valiano fino in località Giorgi, presso un piccolo
boschetto, dove trovò il corpo dell'amante; vicino alla quercia secolare
dove si colloca l'accaduto, è sorta una chiesetta in onore della Santa e
della cosiddetta "Quercia del Pentimento".
Scacciata col figlio dai famigliari dell'amante, rifiutata dal padre e
dalla sua nuova moglie, si pentì della sua vita e si convertì. Si
avvicinò ai francescani di Cortona,
in particolare ai frati Giovanni da Castiglione e Giunta Bevegnati,
suoi direttori spirituali e poi biografi: affidò la cura del figlio ai
frati minori di Arezzo, e nel 1277 divenne terziaria francescana, dedicandosi esclusivamente alla preghiera ed alle opere di carità.
La sua spiritualità pone attenzione particolare alla Passione di Cristo, in linea con quanto vissero Francesco d'Assisi, Angela da Foligno e più tardi Camilla da Varano. Margherita, infatti, visse numerose crisi mistiche e visioni.
Diede vita ad una congregazione di terziarie, dette le Poverelle; fondò nel 1278
un ospedale presso la chiesa di San Basilio e formò la Confraternita di
Santa Maria della Misericordia, per le dame che intendevano assistere i
poveri ed i malati.
Donna mistica, ma anche di azione, coraggiosa, ricercata per
consiglio, fu attenta alla vita pubblica e, nelle contese tra guelfi e
ghibellini, fu operatrice di pace presso i feudi di Montepulciano.
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