SAN VENCESLAO I
Nato in un territorio dove il cristianesimo era poco diffuso, fu tuttavia educato in modo cristiano dalla nonna paterna, Ludmilla.
Divenne duca di Boemia e si preoccupò di cristianizzare il suo paese con l'aiuto dei missionari della Chiesa tedesca.
Venceslao dovette anche scontrarsi con quella parte di nobiltà, che insieme alla madre Dragomira e al fratello Boleslao, era rimasta pagana. Il fratello Boleslao tentò più volte di ucciderlo e ci riuscì tramite alcuni sicari nel 935 a Stará Boleslav (nell'attuale Repubblica Ceca).
Mentre moriva, Venceslao avrebbe esclamato: «Nelle tue mani, Signore, raccomando l'anima mia»
La tradizione narra che il suo sangue fosse rimasto sparso sul pavimento in legno e nessuno fosse riuscito a lavarlo.
Il corpo fu successivamente sepolto a Praga, nella cattedrale di San Vito. I cristiani del luogo cominciarono subito la venerazione del suo corpo e la sua fama di santità si diffuse in poco tempo in tutto il popolo.
Oggi San Venceslao è il santo protettore dello Stato boemo.
La Chiesa ha inserito il suo nome nel martirologio romano; attualmente è il patrono della Repubblica Ceca e della Boemia.
È venerato come santo dalla Chiesa cattolica. Era figlio di Vratislao I, duca di Boemia e della di lui consorte Drahomíra.
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