Una affermazione della numerologia avanzata da alcuni praticanti conclude che, dopo osservazioni empiriche e investigazioni, attraverso lo studio dei numeri l'uomo potrà scoprire aspetti segreti di sé stesso e dell'universo.

mercoledì 23 ottobre 2013

Il Santo del giorno bis. San Donato di Fiesole




Ieri avremo dovuto parlare di San Donato da Fiesole.

Donato di Fiesole è stato un vescovo cattolico e scrittore irlandese, durante il suo lungo peregrinare arrivò a Roma. Nel viaggio di ritorno, si fermò in Toscana, a Fiesole, città che aveva subito un'incursione normanna, di cui però non abbiamo fonti certe,  col conseguente saccheggio e da questa situazione fu motivato a restare. Secondo la tradizione fu eletto vescovo nella cattedrale di Fiesole, tra l'acclamazione unanime dei fiesolani e ricoprì questa carica per quasi quarantasette anni, dall'828 all'875. Sotto il suo episcopato Fiesole si risollevò dai danni subiti durante l'invasione dei Normanni, contribuendo al risanamento della comunità cattolica. Dopo aver assistito all'incoronazione fatta da Papa Leone IV a Ludovico II, ottenne da quest'ultimo aiuti per la sua diocesi. Fu presente al Concilio Romano dell'861 indetto da papa Niccolò I per giudicare l'arcivescovo di Ravenna Giovanni VII accusato di abuso di potere dai suoi vescovi votanti.
Sotto di lui, la contea di Fiesole venne fusa con quella di Firenze ma, pur perdendo la giurisdizione politica e fiscale sul territorio della ex contea di Fiesole, Donato riuscì a mantenere di competenza vescovile la sovranità sulla città e, in più, ottenne la contea di Turicchi in Val di Sieve. Pertanto Donato fu l'ultimo dei conti di Fiesole e il primo dei conti di Turicchi.
Fondò la Chiesa di santa Brigida a Piacenza, fra l'826 e l'850, per i pellegrini irlandesi, donandola poi all'Abbazia di San Colombano di Bobbio. Preparò lui stesso il proprio epitaffio, nel quale si dichiarò sangue degli Scoti (Irlandesi) e scrisse la Vita di santa Brigida di Kildare e un poema dedicato all'Irlanda. Alla sua morte fu sepolto nella vecchia cattedrale, all'interno della cappella di san Romolo, e in questo luogo restò fino al 1817, allorché fu trasportato nel Duomo di Fiesole. È commemorato il 22 ottobre.
Si ricordano di lui un ritratto in terracotta invetriata di Luca della Robbia presso il seminario di Fiesole e un suo busto alla Badia Fiorentina. Inoltre gli era dedicato l'oratorio omonimo accanto alla chiesa del Convento di San Domenico che era sede di una compagnia a lui intitolata e che poi si spostò presso la Badia Fiesolana.

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