Una affermazione della numerologia avanzata da alcuni praticanti conclude che, dopo osservazioni empiriche e investigazioni, attraverso lo studio dei numeri l'uomo potrà scoprire aspetti segreti di sé stesso e dell'universo.

lunedì 28 ottobre 2013

Santi Simone e Giuda




Uff questa nebbia non passa più sarà che si sta avvicinando Halloween ma quando scende la sera qui vengono i brividi a tutti.

Il 28 di ottobre la Chiesa commemora la festa degli Apostoli Simone e Giuda, i cui nomi sono accoppiati nel canone della messa, sono ricordati con un'unica festa.
Può darsi che il motivo fosse un loro comune apostolato in Mesopotamia e poi in Persia, dove sarebbero stati inviati per predicare il Vangelo dove compirono il loro martirio dopo aver portato il messaggio di Cristo e aver convertito praticamente tutta la popolazione.
Comunque non si sa niente di storicamente certo, all'infuori di ciò che ci è narrato nel Vangelo sulla loro vocazione.

Simone, che i vangeli chiamano il Cananeo per non confonderlo con il più famoso Simon Pietro, era nativo di Cana in Galilea, soprannominato lo "Zelota forse perché aveva militato nel gruppo antiromano degli Zeloti, da Matteo e Marco è chiamato Cananeo.
Secondo incerte notizie riferite dallo storico Eusebio, pare sia stato il successore di Giacomo sulla cattedra di Gerusalemme, negli anni della tragica distruzione della città santa. Predicò il vangelo in Egitto. L'apostolo avrebbe subìto il martirio durante l'impero di Traiano, nel 107, alla veneranda età di centovent'anni.

Giuda, "non l'Iscariota" occupa l'ultimo posto nell'elenco degli apostoli. Giuda è detto Taddeo o Giuda di Giacomo. Col soprannome di Taddeo, e viene identificato con l'autore della lettera canonica che porta il suo nome. Nell'ultima cena rivolse a Gesù la domanda: "Signore come è accaduto che devi manifestarti a noi e non al mondo?". Gesù gli rispose che l'autentica manifestazione di Dio è riservata a chi lo ama e osserva la sua parola. Una lettera del Nuovo Testamento porta il suo nome. Operò gran bene con la sua parola ispirata. Aprì chiese e formò una comunità di fedeli, in Babilonia. In Persia subì gloriosamente il martirio suggellando l'insegnamento con il suo sangue.

A S. Pietro in Vaticano le reliquie di Simone e Giuda Taddeo sono venerate dal 27 ottobre 1605 all'altare centrale del transetto sinistro o tribuna dei Ss. Apostoli Simone e Giuda, che dal 1963 è stato dedicato a S. Giuseppe Patrono della Chiesa Universale.
I resti erano precedentemente posti ad un altare a loro dedicato nell'antica basilica, che fu trasformato in cappella da Paolo III.
Il capo di S. Simone si trova nel Museo del Duomo di Pienza.

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