Una affermazione della numerologia avanzata da alcuni praticanti conclude che, dopo osservazioni empiriche e investigazioni, attraverso lo studio dei numeri l'uomo potrà scoprire aspetti segreti di sé stesso e dell'universo.

mercoledì 23 ottobre 2013

San Giovanni da Capestrano



Oggi il santo di cui ci occuperemo, è possiamo dire un nostro conterraneo poiché sua madre era una dama abruzzese.

Giovanni da Capestrano è stato un religioso italiano dell'Ordine dei Frati Minori Osservanti; fu proclamato santo da papa Alessandro VIII nel 1690.
Era figlio di un barone tedesco e di una giovane dama abruzzese. Fu un sacerdote del quale si ricorda l'intensa attività evangelizzatrice nella prima metà del XV secolo.

 Dopo aver conseguito la laurea in giurisprudenza a Perugia, Divenne uno stimato giurista, e fu nominato governatore della città. Fu imprigionato quando la città fu occupata dai Malatesta.
In carcere ebbe luogo la sua conversione. Una volta libero, fece annullare il suo matrimonio e prese i voti nel convento francescano di Assisi.
Da sacerdote condusse la sua attività apostolica in tutta l'Europa settentrionale ed orientale, in particolare in Ungheria orientale cioè in Transilvania, dove era consigliere del governatore Giovanni Hunyadi nel Castello Hunyad.
Da fonti storiche ci è pervenuto che la sua predicazione era volta al rinnovamento dei costumi cristiani ed a combattere l'eresia e l'usura praticata dalla maggior parte degli ebrei. Estremamente zelante nei suoi tentativi di convertire eretici, ebrei e ortodossi greco orientali in Transilvania.
Il 17 febbraio 1427 nella chiesa di San Tommaso di Ortona (Chieti) fu solennemente proclamata la pace tra le città di Lanciano e Ortona patrocinata da San Giovanni da Capestrano.
Nel 1456 fu incaricato dal Papa, insieme ad alcuni altri frati, di predicare la Crociata contro l'Impero Ottomano che aveva invaso la penisola balcanica. Percorrendo l'Europa orientale, il Capestrano riuscì a raccogliere decine di migliaia di volontari, alla cui testa partecipò all'assedio di Belgrado nel luglio di quell'anno. Egli incitò i suoi uomini all'assalto decisivo con le parole di san Paolo: «Colui che ha iniziato in voi quest'opera buona, la porterà a compimento». L'esercito turco fu messo in fuga e lo stesso sultano Maometto II venne ferito.
Il suo culto come beato fu confermato il 19 dicembre 1650; fu canonizzato il 16 ottobre 1690 da papa Alessandro VIII.
Ogni tanto fa piacere vedere come qualche santo appartenga alla terra d'Abruzzo e si sia fatto conoscere al resto d'Europa attraverso importanti fatti storici.

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