Sperando che il tempo tenga vi auguro un fine settimana all'insegna del mare.
Beda significa uomo che prega. Nacque l'anno 672 sui confini della Scozia.
A sette anni i genitori lo affidarono a S. Benedetto Biscopio, il quale
ammirando le belle disposizioni del fanciullo, lo predilesse e lo formò
nella pietà e nella scienza. A 12 anni fu vestito dell'abito
benedettino. Nel 691 fu ordinato diacono ed alcuni anni dopo sacerdote.
La vita di questo grande fu tutta nascosta: la spese nell'osservanza
monastica, nella preghiera, negli studi sacri, nell'insegnamento e nello
scrivere libri. Dalla sua scuola uscirono uomini grandi, e dalla sua
penna una cinquantina di opere in cui tratta di quasi tutto lo scibile
umano sacro e profano.
Interpreta in modo ammirabile la Sacra Bibbia alla luce delle opere dei
Padri della Chiesa che egli conosceva profondamente. I suoi scritti eran
sì sodi, sì sapienti e di tanta autorità, che lui vivente, venivano
letti pubblicamente nelle chiese. Il sapere di quest'uomo desta
meraviglia!
Vi fu uno che geloso di tanta scienza lo accusò di eresia. Beda, amante
della verità, compose uno scritto in sua difesa, mostrandosi però pronto
ad abbandonare le sue idee, qualora apparissero erronee.
La moderazione, la dolcezza, l'umiltà e la chiarezza che traspaiono da
quell'apologia dissiparono come per incanto la calunnia, e il Santo ebbe
nuovi e più entusiasti ammiratori.
Gran numero di persone ricorrevano ai lumi dei suoi consigli, ed egli
accoglieva tutti amorevolmente e soddisfaceva con somma carità tutti,
dal più umile e rozzo al Più alto dignitario.
Praticando in tutta l'estensione il motto: ora et labora del suo padre,
S. Benedetto, ravvivò lo studio col soffio della pietà più profonda e
studiò non per sfoggio di erudizione, ma per conoscere e far conoscere
sempre meglio le meraviglie di Dio, per sentire più profondamente nel
cuore le verità della fede e per metterle in pratica con l'esercizio
delle più sublimi virtù.
Fu perfetto monaco e perfetto studioso!
Anche nell'ultima sua dolorosa infermità, non diminuì punto la sua grande attività di scrittore.
Godeva tal fama di santità, che, ancora vivente, fu soprannominato Venerabile, soprannome che ancor oggi gli rimane.
Mentre colla faccia rivolta alla chiesa recitava con fervore e ad alta
voce il Gloria Patri, il divino programma della sua vita, gli Angeli si
presero la sua bell'anima e la portarono in Paradiso (a. 735), poichè: Qui fecerit et docuerit, magnus vocabitur in regno coelorum: «chi avrà praticato e insegnato, sarà grande nel regno dei cieli ».
PRATICA. — Aiutare e pregare per il più grande apostolato dei nostri tempi: l'Apostolato della Stampa.
PREGHIERA. O Signore, che illustri la tua Chiesa coll'erudizione del
tuo beato confessore e dottore Beda, concedi propizio ai tuoi servi
d'essere sempre illuminati dalla sua sapienza e aiutati dai suoi meriti.
MARTIROLOGIO ROMANO. A Jarrow, in Inghiltérra, San Beda Venerabile,
Prete, Confessore e Dottore della Chiesa, celeberrimo per santità e per
dottrina.
Fonti Vaticane e Wikipedia
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