Sperando che questa sia l'ultima giornata di pioggia vi auguro un buon weekend.
Originario della Tuscia e figlio di un certo Costanzo secondo il
Liber Pontilicalis, fu eletto papa succedendo a 7 Ormisda il 13 agosto
523. Non si hanno notizie sicure su questo papa prima della sua
elezione, a causa della frequente attestazione del nome Giovanni nelle
fonti del VI sec. (tre papi portano questo nome).
È stata tuttavia avanzata l'ipotesi dell'identificazione di questo
pontefice con il diacono Giovanni, amico di Severino Boezio, che gli
dedicò tre dei suoi scritti; era favorevole al partito filoorientale
dell'antipapa Lorenzo, anche se nel 506 fece atto di sottomissione al
papa legittimo 7 Simmaco. Tale ipotesi di identificazione sarebbe
corroborata dalla straordinaria accoglienza che gli fu riservata in
occasione del suo viaggio a Costantinopoli, e dal fatto che Giovanni,
divenuto papa, fece adottare a Roma su consiglio del monaco Dionigi il
Piccolo il computo pasquale alessandrino, già motivo di accese
controversie tra Lorenzo e Shrunaco e segno evidente di atteggiamento
proorientale.
Il Liber Pontificalis riporta che egli fece eseguire importanti lavori
di restauro nelle basiliche cimiteriali dei martiri Nereo e Achilleo
sull'Ardeatina e dei SS. Felice e Adautto sull'Ostiense e poté inoltre
abbellire le principali basiliche cittadine, grazie alla munificenza
dell'imperatore Giustino I. Tutta la sua attività a Roma si svolse prima
del suo viaggio a Costantinopoli, che fu l'avvenimento più importante
del suo pontificato, ma anche l'ultimo, poiché gli costò la vita. Se i
rapporti di Giovanni con l'imperatore d'Oriente furono buoni, assai meno
lo furono quelli con l'anziano re goto Teodorico.
Questi era allarmato per le leggi rimesse in vigore dall'imperatore
Giustino nei suoi territori contro gli eretici e in particolare contro
gli ariani; convocò Giovarmi a Ravenna sul finire dell'anno 525 e gli
intimò di guidare una delegazione a Costantinopoli con il difficile
compito di ottenere la fine della persecuzione. Preoccupato per le sorti
dei cattolici d'Occidente in caso di suo rifiuto, acconsenti di portare
all'imperatore le richieste di Teodorico.
Era la prima volta che un pontefice si recava a Costantinopoli; fu
ricevuto con i massimi onori dall'imperatore, che si prosternò davanti
al vicario di san 7 Pietro. Giovanni celebrò le funzioni della Pasqua
del 526 a S. Sofia secondo il rito romano e stando al Liber Pontificalis
procedette alla reincoronaiione di Giustino. La delegazione ottenne
alcune concessioni, non quella che gli ariani convertiti potessero
ritornare alla loro fede.
Nonostante il successo dell'ambasciata, al rientro a Ravenna, Giovanni
fu vittima della politica di Teodorico, a cui la notizia
dell'accoglienza trionfale e del successo personale ottenuto da Giovanni
a Costantinopoli, provocò ostilità e gelosia tanto che costrinse
Giovanni a trattenersi a Ravenna, dove, provato dai trattamenti subiti,
mori il 18 maggio 526.
Secondo l'Anonimo di Valois intorno al corpo di Giovanni si verificarono
miracoli e fu oggetto di venerazione popolare. Successivamente le
spoglie del pontefice furono traslate a Roma dove furono inumate a S.
Pietro alla data del 27 maggio. Il suo epitaffio conservato in due
manoscritti lo ricorda come vittima per Cristo.
Fonti wikipedia e vaticane.
Ci vediamo la settimana prossima
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