Una affermazione della numerologia avanzata da alcuni praticanti conclude che, dopo osservazioni empiriche e investigazioni, attraverso lo studio dei numeri l'uomo potrà scoprire aspetti segreti di sé stesso e dell'universo.

giovedì 28 marzo 2013

Santo del giorno 28 marzo

Santo Stefano Harding

 

Sherborne (Inghilterra), 1060 – Citeaux (Francia), 28 Marzo 1134. Insieme a San Roberto di Molesme, Santo Stefano Harding fu il fondatore del celebre monastero di Citeaux, che poi diede il nome all’ordine dei cistercensi. Fu proprio Stefano, terzo abate di Citeaux, che accolse il famoso San Bernardo, che nel 1135 andrà a fondare il monastero di Chiaravalle. Stefano nasce nel 1060, da una famiglia nobile di Sherborne, nella contea del Dorset, nell’Inghilterra meridionale; ebbe una gioventù piuttosto agitata. Molto giovane entrò nell’abbazia benedettina di Sherborne, dove fece la professione religiosa, ma durante la conquista normanna abbandonò l’abbazia per andare in Scozia, successivamente si spostò a Parigi e poi a Roma, dove andò a chiedere perdono per la sua rinuncia a Sherborne. Sulla strada del ritorno si fermò nell’abbazia cluniacense di Molesme, in Borgogna, rimase affascinato dalla vita della comunità e volle rimanerci come monaco. ...

... Con il passare degli anni, il monastero riscosse un grande successo, ma perse il suo spirito di povertà e si crearono delle frizioni tra i monaci. San Roberto, insieme ad alcuni fedeli, tra cui Santo Stefano Harding, decise di lasciare il monastero e con il permesso dell’Arcivescovo di Lione si trasferì a Citeaux, nei pressi di Dijon, dove nel 1098 fondò il nuovo monastero.

Ma l’abbandono di San Roberto screditò l’ordine cluniacense, che chiesa a gran voce il suo ritorno; si scomodò anche il Papa e Roberto non potè fare a meno di obbedire. Fu eletto abate del monastero di Citeaux, Alberico, che governò fino al 1109, quando gli succedette Santo Stefano Harding.



Stefano fu il grande riformatore del monastero e organizzatore delle linee guida del nuovo Ordine Cistercense, compose la “Charta Caritatis” nel 1119, quella carta fu il vero e proprio statuto cistercense. Consolidò l’idea di Roberto di Molesme, fedele all’ideale benedettino, facendo del lavoro delle proprie mani il sostentamento del monastero.

Impose una semplice veste bianca ai monaci, in onore della Beata Vergine Maria e fece della semplicità delle Chiese, dei monasteri, delle celle una caratteristica dell’Ordine Cistercense.

Nel 1112 al monastero di Citeaux, durante il governo di Stefano, si presentarono una trentina di uomini per prendere l’abito cistercense, tra loro c’era il futuro Santo, Bernardo di Chiaravalle.

Questa iniezione vitale salvò il monastero, destinato a morire per mancanza di nuovi discepoli. Ben presto molti nuovi figli sarebbero diventati monaci cistercensi e tra il 1112 e il 1115 si fondarono quattro nuovi monasteri a Pontigny, Clairvaux, con Abate Bernardo, Chalon sur Saone e Morimond. In questo momento i monaci cistercensi raggiunsero la fama in tutta Europa, anche grazie a San Bernardo e alla sua forte personalità, che con il tempo oscurerà, ingiustamente, l’opera di Santo Stefano Harding.

L’abate Stefano, continuò nell’organizzazione dell’Ordine e stabilì delle regole per i quattro nuovi monasteri, dipendenti comunque dall’abbazia madre di Citeaux e organizzando dei capitoli annuali, da celebrarsi in Settembre.

Questa saggia costituzione fu approvata da Papa Callisto II il 23 Dicembre del 1119, confermando la nascita dell’Ordine Cistercense; nel 1215, durante il IV Concilio Lateranense, questa costituzione fu proposta come modello a tutti gli Ordini religiosi.

Nel 1115, poi l’abate Stefano dette gli statuti cistercensi ad un gruppo di monache presso Dijon, fondando l’abbazia di Notre Dame di Tart, affiliando il nuovo monastero femminile all’abbazia madre di Citeaux. Fu il primo monastero cistercense femminile, molti altri ne nasceranno a breve. In quegli anni Stefano redasse la prima storia cistercense, ad uso dei monaci.

Durante tutto il suo governo mantenne stretti rapporti anche con i Pontefici dell’epoca; stanco e ammalato si dimise nel 1133 e morì il 28 Marzo del 1134, alla sua morte l’Ordine Cistercense contava su settanta monasteri diffusi in tutta Europa. Fu sepolto nella Chiesa di Citeaux, accanto al suo predecessore Alberico; a partire dal 1491 il nome di Santo Stefano Harding entrò nel Compendio dei Santi dell’Ordine Cistercense.


[Fonte: Santiebeati.it]

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