Una affermazione della numerologia avanzata da alcuni praticanti conclude che, dopo osservazioni empiriche e investigazioni, attraverso lo studio dei numeri l'uomo potrà scoprire aspetti segreti di sé stesso e dell'universo.

mercoledì 24 aprile 2013

Candele: Significato occulto, uso formule, rituali

Fin dai tempi remoti, la candela simbolo della luce, è stata circondata da miti e leggende. La luce infatti, ha sempre rappresentato per l'uomo il potere divino, ovvero la saggezza, l'illuminazione intellettuale, la conoscenza, la realizzazione spirituale. Da ciò nasce la pratica magica di accendere candele. È questa una forma di magia delle più semplici, in quanto richiede un facile rituale, pochi oggetti cerimoniali e un linguaggio chiaro e comprensibile anche ai non adepti. Pur trattandosi di una magia "facile", tuttavia, quella delle candele agisce con altrettanta potenza delle parole di evocazione, o dei cerchi magici e dei pentacoli dell'Alta Magia. Qui cercherò di spiegare con chiarezza il significato magico, i rituali e le formule per la pratica della magia delle candele, illustrerò i rapporti tra colori astrali e cercherò di esporre nel modo più chiaro possibile le formule per assicurarvi protezione dalle malattie e la morte, nonchè per la protezione personale.



Che cos'è la magia delle candele?

Fin dai tempi più remoti la candela è stata per l'uomo fonte di luce e simbolo di conforto. A causa della loro fondamentale importanza nella vita quotidiana le candele vennero circondate da miti e leggende, ciò dimostra quanto fossero ritenute importanti. Provate ad immaginare la scena di una caverna preistorica. Scoperto il fuoco, l'uomo si era presto reso conto che la sua utilità, come fonte di luce in uno spazio chiuso, era limitata. Così invece del fuoco, uso grasso animale per ottenere la luce di una fiammella che tenesse lontani gli spiriti notturni. Era stata inventata la candela. Simbolicamente la luce ha sempre rappresentato per l'uomo il potere divino. Negli antichi "Misteri" del periodo classico essa simboleggiava la saggezza, l'illuminazione intellettuale, la conoscenza, la realizzazione spirituale. Per contrasto, l'oscurità rappresentava l'ignoranza, la stupidità, il male e la caduta nel materialismo. Infatti, si credeva che ogni uomo nascondesse in sè una scintilla di luce divina, capace di diventare una fiamma ardente di spiritualità, se correttamente guidata dalla morale. In questo modo si rappresentava l'anima immortale dell'uomo con la fiamma di nua candela, che brilla nell'oscurità del mondo. Anche se una lieve brezza poteva far affievolire questa luce incerta, nella quiete e nella tranquillità la fiamma si levava forte e superba. Proprio come, anche nelle difficoltà e nelle incertezze della vita, gli animi degli uomini si difendono dagli attacchi delle forze minacciose dell'oscurità. È da queste elevate convinzioni che nasce la pratica magica di accendere candele. Oggi noi tendiamo a nutrire una certa diffidenza nei confronti della parola "magia", e ciò è principalmente dovuto a secoli di persecuzione, che hanno reso la parola priva di significato per molte persone. Alcuni credono che si tratti giochi da prestigiatori o la confondono con " patti con il diavolo " e altre sciocchezze del genere. In realtà, la parola magia viene dalla radice magi, che significa semplicemente persone sagge, e si riferisce ad un'antica casta di sacerdoti.
Un mago è solo un saggio, abile nelle arti di natura occulta (o detta anche nascosta), che sono conosciute o riconosciute dalla maggioranza dei suoi simili.

Una semplice arte magica


Accendere una candela è la pratica magica più semplice in quanto richiede poco rituale, pochi oggetti cerimoniali, e un uso del linguaggio facilmente comprensibile da tutti. Per la magia delle candele non si chiede all'allievo né di imparare i 365 nomi di Dio, o di avere la padronanza di lingue antiche come l'Ebraico o il Sanscrito, né di dissotterrare la mandragola alla luce della luna piena. Gli oggetti necessari a questa pratica possono essere acquistati in qualsiasi grande magazzino, e il rituale può essere eseguito in qualsiasi soggiorno o camera da letto della terra. Perfino anticamente, quando la magia era dominio quasi esclusivo di anziani eruditi che sapevano leggere e scrivere, la magia delle candele rimaneva la più naturale pratica magica della gente semplice. Accendere delle candele per ragioni magiche non è difficile e tutavia si può dire, senza paura di essere contraddetti, che agisce altrettanto potentemente quando le parole di evocazione, i tripli cerchi e le stelle a cinque punte del mago che pratica l'"Alta Arte della Magia". Una lezione, che ancora molte persone devono apprendere, è che l'occultismo è fondamentalmente una materia semplice, resa complicata dall'ignoranza e dalla stupidità.
La maggior parte di noi ha già compiuto il primo atto di magia delle candele all'età di tre anni. Ricordate quei primi compleanni? Spegnere le candeline sul dolce esprimendo un desiderio? Questa abitudine dell'infanzia si basa su due importantissimi princìpi magici: la concentrazione, e l'uso di un oggetto simbolico che accentri l'attenzione. In parole povere, questo significa che se volete che succeda qualcosa dovete prima concentrarvi (per soffiare sulle candeline) e poi associare il pensiero magico (il desiderio) con l'atto simbolico (spegnere le candeline). La vostra forza di volontà fa diventare il sogno realtà. Tecniche simili vengono usate nella magia e nell' "uso delle candele".
Diversamente da molte forme di "Alta Magia", per praticare quest'arte non c'è bisogno di alcun credo particolare. Si può essere Sciiti, Cristiani, Buddisti, Musulmani, Indù, Ebrei, pagani, o niente di tutto ciò, perché nella magie delle candele si usa solo la propria forza di volontà, la capacità di desiderare, il potere della mente di far sì che qualcosa avvenga. E' comunque necessario credere in un Creatore Supremo e io mi auguro che chiunque legga questo libro creda almeno in un'entità del genere. Senza questa fede qualsiasi avvicinamento all'occultismo, e a questioni di carattere psichico, diventa inutile e inefficace.
Forse sarebbe prudente aggiungere che ciò non significhi che sia assolutamente impossibile impiegare nella magie delle candele rituali e/o preghiere di ualsiasi religione. Quando procederemo nell'argomento e inizierò a dare al lettore delle formule magiche da eseguire, si potrà definire il mio approccio "religioso", nel senso che il lettore si trova ad invocare esseri angelici. In questo libro io ho parlato di angeli perchè essi si adattano alla mia cosmologia personale ma il lettore è libero di interpretare queste immagini nei termini adeguati alle sue convinzioni. Questi esseri possono venire considerati dei pagani, personificazioni di forze naturali, santi, aspetti della propria psiche o qualsiasi altra cosa. Se il lettore vuole, può anche ignorarli completamente e rivolgersi direttamente alla Forze vitale, a Dio, o a qualsiasi altra cosa. Infatti il concetto di ferarchia angelica corrisponde a tutte queste differenti immagini, e si tratta semplicemente di simbolo su cui il discepolo si può concentrare e con cui può identificarsi durante il rito. Come ho detto precedentemente, la chiave della magie delle candele è la concentrazione, e in fondo è la mente stessa del praticante quella che agisce.
Chiunque accenda una candela per ragioni magiche cerca di liberare e utilizzare il Subconscio. Uno dei fondamenti dell'occultismo è la divisione della mente in tre livelli distinti: il Conscio, il Subconscio e il Superconscio.



Il mondo nascosto del Subconscio


In Circostanze normali, durante le ore di veglia, è attiva la parte conscia della nostra mente, che controlla le funzioni del fisico e le azioni dell'individuo. Durante il sonno, mentre il corpo si riposa e la mente si schiarisce, il Subconscio prende il sopravvento. Questo periodo di attività mentale è caratterizzato di solito da sogni, visioni e qualche volta incubi. Tutto ciò sorge dal mondo nascosto del Subconscio, dove si annidano tutte le immagini ataviche della nostra natura animale. In qualsiasi momento -- sia che siamo svegli o che dormiamo -- è attivo il Superconscio, il quale mantiene in armonia gli altri due livelli mentali. Sebbene noi facciamo esperienza sia del Conscio e del Subconscio, è raro che l'uomo incontri e riconosca il proprio Superconscio o Super io.
Nella magia il principale scopo del mago è di escludere la parte conscia della mente -- che è condizionata da idee preconcette e limitata da schemi della personalità convenzionali -- e mettersi in contatto con il Subconscio, che reagisce non alle parole ma alle immagini. Il mago sa che il Subconscio è un agente potentissimo che, quando viene liberato e controllato, può provocare dei cambiamenti nei modelli ambientali. E' il livello delle "sensazioni" psichiche e della telepatia e, una volta che sia stato liberato, può agire come un "genio della lampada", capace di far ottenere al suo padrone ciò che desidera. Tuttavia, se questo strumento veiene usato male o in maniera incontrollata, è capace di vendicarsi in maniera terribile rivolgendosi contro il suo stesso padrone e distruggendolo.
Alcuni occultisti ignorano deliberatamente il Subconscio o, come viene chiamato nei vecchi libri di occultismo, il sacro angelo custode. Non tutti mirano tanto in alto e in questo libro ci preoccuperemo solo di contattare il Subconscio. Facendo ciò il praticante di magie delle candele può far avverare i suoi desideri e le sue speranze, ottenere l'amore del suo prossimo, guarire i malati, assicurarsi aiuto finanziario e progresso lungo il sentiero della realizzazione psichica e spirituale.
E' necessario, a questo punto, aggiungere una parola di avvertimento: come tutti gli strumenti delle forze occulte, la magia è una lama a doppio taglio. Se usata per fini perversi i risultati di questo comportamento si ritorceranno contro di voi. L'effetto contrario di questi strumenti è molto più potente dell'impeto originario che li aveva mossi. Questo viene riconosciuto anche nei vecchi detti sulle maledizioni, capaci di tornare tre volte più potenti su chi le ha pronunciate. Coloro che giocano con l'occulto e la magia, di solito si scottano le dita prima di imparare a trattare seriamente la materia. Questa può essere forse una lezione crudele ma almeno lascia all'incauto principiante un ricordo che egli non dimenticherà tanto facilmente.
In questa pratica alla magie delle candele ho evitato qualsiasi rituale, incantesimo, o procedimento che possa far del male al lettore. La fiducia che ho nella sua intelligenza, buon senso e fondamentali princìpi morali, mi induce a credere non vorrà mai sfruttare la magie delle candele per scopi puramente immorali o malevoli.



Preparativi per compiere la magia

Che genere di candele usare per scopi magici? La misura e la forma non sono molto importanti. La maggior parte di coloro che praticano quest'arte cercano di regolarsi, se possono, su un tipo standard. Ciò che rende le cose molto più semplici e, in fondo, è proprio questo lo scopo della magia. Se seguirete l'esempio degli esperti non potrete sbagliare.
I libri di magia insistono spesso sulla necessità che gli oggetti siano "nuovi" e spesso si legge di maghi che portano vesti di lana "vergine" o che scrivono gli incantesimi su pergamena "vergine". Similmente, nella magie delle candele, le candele che vengono usate devono essere nuove di zecca e non dovrebbero essere state usate per alcun scopo. Mai usare, per esempio, una candela che sia stata già accesa su un tavolo da pranzo o usata come lume da notte. C'è un'ottima ragione di natura occulta per questa insistenza sulla verginità del materiale usato a scopo magico, e cioè che le vibrazioni provenienti da altre fonti contrasterebbero l'effetto dell'oggetto nell'atto di magia.
Alcuni praticanti fabbricano da sè le proprie candele; è un esercizio utilissimo perchè non solo impregna la candela delle bibrazioni personali di chi la utilizzerà ma, nell'atto di fabbricare la candela, il discepolo anima la cera con i propri pensieri e desideri. Fare candele non è tanto difficile quanto si potrebbe credere, e molti negozi di oggetti per l'artigianato e d'arte vendono la cera e le forme di cui avrete bisogno. La cera bollente (portata alla temperatura di 180° F.) viene versata in una forma adatta, e quindi lasciata solidificare. Mentre la cera è ancora fusa si può aggiungere del profumo o tintura, e quando si è raffreddata, si rimuove lo stampo lasciando una candela perfettamente formata. Tutto ciò può suonare come un'eccessiva semplificazione del processo ma in realtà questo è l'essenziale da sapere. Vale la pena fare questo sforzo in più, non solo dal punto di vista della magia ma, se coltivato, frabbricare candele può diventare un piacevole hobby.
Ora che siete in possesso delle candele dovrete decidere dove praticare la vostra magia. Non c'è bisogno di un qualche tempio elaborato -- a meno che non ne abbiate già uno -- e una qualsiasi stanza si adatterà allo scopo.

Il silenzio è essenziale


Una cosa è veramente essenziale, ed è il silenzio. La magia delle candele richiede concentrazione e non potete concentrarvi con un rumore di sottofondo che disturbi i vostri pensieri. Assicuratevi anche che la stanza sia ben ventilata, ma né troppo fredda, né troppo calda. Possono sembrare precauzioni piuttosto sciocche ma, se dovrete dedicare un'ora o più alla vostra attività occulta, un certo grado di comfort è necessario per ottenere dei buoni risultati. Non sono personalmente d'accordo con scuole del tipo "legatevi e flagellatevi", secondo cui, per ottenere qualcosa dall'occultismo, bisogna prima sottoporsi a torture fisiche. Certe pratiche innaturali non hanno niente a che fare con il vero occultismo.
Anche i vestiti non sono troppo importanti, ammesso che vi lascino libertà nei movimenti, siano puliti e comodi. Alcuni occultisti preferiscono indossare degli abiti rituali, che rappresentano l'estraneazione dal mondo esterno, altri celebrano nudi ma, personalmente, il pensiero della cera bollente che schizza qua e là mi ha sempre fatto tenere i vestiti addosso!
Durante la pratica della magia delle candele può anche essere bruciato dell'incenso, per ottenere un'atmosfera più "occulta" e per stimolare i sensi mentali e fisici. Potete combinare insieme incenso e candele, comprando o fabbricando delle candele nelle quali sia stato aggiunto dell'incenso in profumo o in grani. Io ritengo che l'incenso non sia un particolare essenziale ma è comunque un odore piacevole da avere attorno.
Uno dei momenti più importanti della magia delle candele consiste nell'oliare o preparare la candela. La ragione di questa operazione piuttosto particolare è difficile da scoprire ma, poichè è stata parte integrante di questa pratica per secoli, ben pochi ne mettono in dubbio l'importanza. (In un certo senso ciò è sbagliato, perchè se non c'è una ragione logica per compiere un determinato atto magico allora, ammesso che lasciarne cadere la pratica non danneggi il risultato finale, non ci sarebbe ragione di perpetuare una pratica obsoleta).
In questo caso sembra che lo scopo di oliare la candela sia di creare un collegamento tra essa e il mago per mezzo di un'importantissima esperienza sensoriale: il tatto. E' solo toccando che il bambino impara da piccolo a rapportarsi agli oggetti e a capire il mondo esterno. Spalmando di olio la candela, trasferirete in essa, attraverso le mani, le vostre vibrazioni e farete della candela un prolungamento del potere della vostra mente.
Nell'atto di oliarla, la candela viene considerata una specie di magnete spichico, con un polo "nord" e un polo "sud". Nell'ungere la candela il praticante deve passare il liquido sulla cera cominciando in cima, dal polo "nord", e lavorando con le mani sempre verso il basso, sino a metà della candela. Lo stesso deve poi essere ripetuto dal polo "sud", spalmando verso l'altro fino a metà.
Poichè la magie delle candele è diventata un'arte negletta in questo paese, l'allievo, per compiere questa procedura della preparazione, dovrà servirsi di oli e profumi naturali. Alcuni fornitori di oggetti occulti vendono degli speciali oli per candele con nomi esotici. La maggior parte di essa è assolutamente priva di valore e il discepolo che voglia "fare sul serio" sarà meglio che non creda a certe storie, e usi il suo buon senso e la sua inventiva per procurarsi l'olio adatto.
Mentre oliate la candela focalizzate con la mente lo scopo che vi prefiggete. Concentratevi su ciò per cui la state oliando e cercate di visualizzare il vostro desiderio nell'attimo in cui si avvera, oppure il vostro sogno, esaudito e realizzato. Nel fare ciò, proiettate inconsciamente (per mezzo del subconscio) i vostri pensieri nell'etere ed essi acquistano ali, simili ad entità viventi. Costruendo un'immagine astrale di ciò che avete desiderato è come se stendeste il programma di ciò che diventerà realtà, per mezzo dei vostri sogni.

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