Una affermazione della numerologia avanzata da alcuni praticanti conclude che, dopo osservazioni empiriche e investigazioni, attraverso lo studio dei numeri l'uomo potrà scoprire aspetti segreti di sé stesso e dell'universo.

martedì 9 aprile 2013

Santo del giorno 9 aprile

SANTA CLEOFE 

 Il nome greco Kleopas, che deriva da kléos, "gloria, fama", era in origine un nome prettamente maschile, Pertanto non è corretto attribuire a questa pia donna un secondo nome: “Maria Cleofe”, come la si suole chiamare erroneamente. La colpa, diciamo così, va data alla versione latina del Vangelo, dove si legge “Maria Cleophae” (Cleophae è il genitivo di Cleopha, intendendo per l’appunto moglie di Cleofa).
Inoltre, sulla famiglia di questa pia donna spesso non si hanno idee chiare ragion per cui cerchiano, con l’ausilio di fonti attendibili, di sgombrare il campo da possibili equivoci. I Vangeli ci dicono che Maria è moglie di Cleofa (Giov. 19-25; Luca 24-18) ed è madre di Giacomo il minore e di Joses (Marco 15-40; Matteo 27-56). Fin qui non ci piove. Ma la genealogia diventa poco chiara quando leggiamo che Giacomo il minore è figlio di Alfeo (Matteo 10-3; Marco 3-18; Luca 6-15; Atti 1-13), e che Giacomo, Giuseppe, Giuda e Simone sono “fratelli” di Gesù (Marco 6-3; Matteo 13-55).
Per conciliare questi dati sono state proposte due soluzioni. Alcuni hanno identificato Alfeo con Cleofa, nel senso che potrebbero essere due nomi della stessa persona, o meglio due forme dello stesso nome aramaico per cui figli di Cleofa (o Alfeo) sarebbero Giacomo il minore e Joses (il cui ruolo nei Vangeli è inesistente). Altri invece, ed è l’ipotesi più accreditata, affermano che la madre di Giacomo, Maria, si sarebbe sposata due volte: dapprima con Alfeo, di stirpe sacerdotale, ed avrebbe avuto come figli Giacomo e Giuseppe; poi, morto Alfeo, si sarebbe sposata con Cleofa, di stirpe davidica, ed avrebbe avuto Giuda Taddeo e Simone il cananeo.
Accettando questa seconda ipotesi, i figli di Maria di Cleofa sarebbero, pertanto, quattro: Giacomo il minore e Giuseppe (di “primo letto”, come si dice popolarmente), Giuda Taddeo e Simone il cananeo (di “secondo letto”). Tenendo conto che Cleofa, secondo Egesippo (nato verso il 115 a Gerusalemme e morto nel 180), era fratello di S.Giuseppe, si ha che Giuda Taddeo e Simone il cananeo erano cugini (tale è il valore dell’espressione “fratello”, di cui parla Marco 6-3 e Matteo 13-55) di Gesù e nipoti di S. Giuseppe, sposo della Vergine Maria, la quale veniva quindi ad essere zia di entrambi e cognata della madre di questi, ecco perché Giovanni (19-25) chiama tale Maria “sorella” di Maria SS., sorella, ossia cognata.
Maria di Cleofa faceva parte del gruppo di donne che seguirono Gesù per tutta la Galilea. Rimase presso il Calvario dopo la morte del Redentore, assistette alla sua sepoltura, si recò con le altre donne al sepolcro e potette constatare la risurrezione di Cristo. Ella è conosciuta anche come “Maria Jacobi”, essendo madre di Giacomo il minore.
Chi era Cleofa?
E’ uno dei due discepoli che il giorno della risurrezione di Cristo, recandosi nella nativa Emmaus, furono raggiunti da Gesù che riconobbero nello spezzare il pane (Luca 24-13): “Quando fu a tavola con loro, prese il pane, disse la benedizione, lo spezzò e lo diede loro. Allora si aprirono loro gli occhi e lo riconobbero. Ma lui sparì dalla loro vista…”.
che trovò con la Madonna e Maria Maddalena il sepolcro di Gesù, divenne, secondo il culto mariano, semplicemente Cleofe contribuendo così alla nascita di questo nome. 





Santa Maria di Cleofe viene ricordata il 9 aprile

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