Beato Andrea da Montereale
Nato a Mascioni (L'Aquila) da una modesta famiglia intorno al 1403, a
quattordici anni entrò nel vicino monastero degli agostiniani di
Montereale. Nel 1431 fu studente di teologia a Rimini, e negli anni
successivi a Padova e Ferrara, ottenendo prima i gradi scolastici di
lettore e baccelliere e poi quello di maestro in sacra teologia. Nel
1453 e nel 1471 fu eletto provinciale dell'Umbria. In più occasioni il
generale dell'Ordine lo nominò suo vicario per ristabilire l'osservanza
nei conventi di Norcia, di Amatrice e di Cerreto di Spoleto. Superate
alcune incomprensioni e ingiuste accuse che lo spinsero a lasciare gli
incarichi il beato Andrea nel 1471 fu eletto di nuovo provinciale.
Trascorse gli ultimi anni della sua vita nel convento di Montereale,
dove morì nell'aprile del 1479 e dove, nella chiesa che fu dell'Ordine,
si venerano le sue spoglie mortali. Il suo culto fu approvato da
Clemente XIII l'11 maggio 1764. (Avvenire)
Martirologio Romano: A
Montereale in Abruzzo, beato Andrea, sacerdote dell’Ordine degli
Eremiti di Sant’Agostino, che si dedicò alla predicazione in Italia e in
Francia.
Nato a Mascioni (L'Aquila) da una
modesta famiglia intorno al 1402/04, a quattordici anni entrò nel vicino
monastero degli agostiniani di Montereale. Nel 1431 fu studente di
teologia a Rimini, e negli anni successivi a Padova e Ferrara, ottenendo
i gradi scolastici di lettore e baccelliere. Nel 1438 fu inviato in
studio et universitate Senensi per spiegare i libri delle Senteme, e in
seguito gli fu concesso il titolo di maestro in sacra teologia.
Nel
1453 e nel 1471 fu eletto provinciale dell'Umbria. Unitamente ai suoi
impegni di governo e d'insegnamento dovette svolgere altri delicati
compiti, giacché per la sua comprovata rettitudine in più occasioni il
Padre Generale dell’Ordine lo nominò suo vicario per ristabilire
l’osservanza nei conventi di Norcia, di Amatrice e di Cerreto di
Spoleto. L'esercizio di questo incarico di riformatore gli cagionò non
poche sofferenze e incomprensioni.
Essendo priore e reggente dello
studio di Siena, rinunziò ai due uffici probabilmente a causa delle
accuse che alcuni religiosi inviarono a Roma contro di lui. Ignoriamo il
risultato della verifica che seguì, ma ci è pervenuto il giudizio del
Padre Generale Massari da Cori, Preside nel 1463 dello Studio di
Perugia, il quale scrisse che Andrea sopportando le ingiustizie e
mostrando sempre pazienza “maximum ostendit exemplum sanctitatis”. I
fatti posteriori confermano questo elogio giacché, nel 1471 fu eletto di
nuovo Provinciale e mantenne la stima e la fiducia dei superiori
maggiori dell'Ordine, che continuarono a servirsi di lui per promuovere
la regolare osservanza.
Trascorse gli ultimi anni della sua vita nel
convento di Montereale, dove morì nell’aprile del 1479 e dove, nella
chiesa che fu dell'Ordine, si venerano le sue spoglie mortali. Tra le
festività locali legate alla sua memoria spicca tuttora quella celebrata
il 13 di settembre, giorno in cui nel 1691 elevò la destra dalla tomba a
protezione del paese dal terremoto.
Il suo culto fu approvato da Clemente XIII l’ 11 maggio 1764.
La sua memoria liturgica ricorre il 18 aprile.
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