Una affermazione della numerologia avanzata da alcuni praticanti conclude che, dopo osservazioni empiriche e investigazioni, attraverso lo studio dei numeri l'uomo potrà scoprire aspetti segreti di sé stesso e dell'universo.

martedì 16 aprile 2013

Le polveri esoteriche


 Nella pratica magica quotidiana, nelle suppliche agli spiriti e nelle fatture più elaborate, l’uso delle polveri magiche è importantissimo. L’uso delle polveri, nelle tradizioni di origine africana (macumba, voodoo e santerìa) affonda le proprie radici nella pratica magica degli stregoni del Congo e dell’Angola. Erano questi infatti che effettuavano i propri sortilegi impiegando rami d’albero, terre, erbe e altri ingredienti polverizzati. Nel nuovo mondo si mescolarono a popolazioni di altre etnie, arricchendo il loro background magico con altre pratiche che, mescolate a quelle europee diedero origine alle forme di magia più potenti conosciute. La confezione di una polvere magica avviene in modi differenti: alcuni utilizzano erbe e radici tritate finemente col mortaio, altri ad una base di talco, caolino o altro supporto uniscono le essenze esoteriche codificate dalla tradizione, le erbe tritate, le radici, i minerali e quant’altro possa servire a realizzare un composto magico potente e attivo. Le polveri esoteriche vengono preparate secondo una cabala tradizionale codificata dalla cultura di provenienza. Ogni polvere ha una profumazione specifica. La scienza degli aromi, in esoterismo è un elemento importantissimo. I profumi sono uno degli strumenti fondamentali della magia, da sempre l’uso di essenze e estratti profumati ha avuto forti legami con l’esoterismo e la magia. Secondo alcuni esoteristi, l’uso e il principio di azione magica delle polveri va ricercata appunto nell’odore, ora aromatico, ora soave, di queste miscele. I profumi e gli aromi non solo stimolerebbero i sensi degli esseri viventi, ma anche quelli degli esseri spirituali, illuminati e divini. Non tutti però concordano con questa interpretazione, dal momento che molte polveri sono inodore. Si crede che le polveri magiche siano un catalizzatore di energie ed emanino vibrazioni particolari a seconda degli ingredienti che le compongono, influendo su persone e situazioni, in maniera misteriosa. Le essenze, le erbe e talvolta i frammenti minerali (si veda ad esempio la famosa polvere Imàn) che sono alla base di questi preparati sono elementi naturali che immagazzinano una particolare energia e la rilasciano nel tempo. Ogni polvere ha un suo significato, una sua proprietà specifica, in grado di veicolare l’energia cosmica degli antichi spiriti, affinchè la loro benedizione scenda sui loro figli e li aiuti, oggi come un tempo, a sormontare le difficoltà della vita e, quando possibile, a risolverle. Sono associate alle varie polveri alcune orazioni popolari che, secondo la tradizione sono dotate di fortissimo potere evocativo e chiamano alcune entità preposte all’esaudimento di una particolare richiesta. Chi si trovasse a disagio nell’uso di quelle orazioni tramandate nei secoli dal popolo, potrà sempre utilizzare i meravigliosi salmi di Davide (a conclusione di questo testo ne troverete una esauriente lista per ogni circostanza) o potrà comporne da solo, utilizzando le proprie parole e il proprio cuore. La preghiere trascende le parole stesse, è un flusso d’amore, una catena che, anche silenziosa o sussurrata con versi inesprimibili, raggiunge il Padre Celeste tramite i suoi intercessori.
Come utilizzare le polveri esoteriche
Sebbene nel dizionario delle polveri che segue si spieghi come utilizzare ogni polvere singolarmente e alcuni rituali segreti per trarre da ogni mistura il massimo delle sue proprietà misteriose, bisogna sottolineare che gli usi delle polveri sono moltissimi. Per prima cosa è necessario specificare che nonostante la molteplicità degli impieghi l’unico che non viene mai contemplato è quello per assunzione diretta, tramite cibo. Le polveri sono considerate soprattutto un veicolo spirituale, non fisico, anche se spesso il contatto diretto (per calpestamento, ad esempio) offre risultati migliori, ma mai vanno mai somministrate nei cibi. Generalmente, nell’uso delle polveri si distingue il semplice impiego simpatico da quello rituale. L’impiego simpatico utilizza unicamente l’energia della mistura magica in sè e per sè e agisce indipendentemente da invocazioni (anche se spesso è associato a un salmo biblico scelto in accordo col tipo di risultato che si vuole ottenere), quello rituale invece implica un riferimento spirituale, una preghiera a un Santo, l’uso di candele e altri strumenti specifici per convogliare al massimo le energie animiche a livello magico ed esoterico. Indipendentemente dalla distinzione sopraddetta ecco le modalità di utilizzo più accreditate:
 Dissolte in acqua (ad esempio per lavare pavimenti, mobilia, sanitari…).
 Coup de Poudre/Colpo di polvere: soffiate nei luoghi o sparse negli ambienti
 Nella Ritualizzazione di Lampade o Candele, dopo averle unte con un olio appropriato
 Dissolte in olio speciale (olio esoterico, vedi capitolo dedicato a questi strumenti)
 Dissolte in Acque Spirituali
 Su fotografia…
Le possibilità di utilizzo sono veramente infinite, e l’immaginazione di che ne fa uso saprà escogitare altri sistemi di impiego per ottenere da questi composti il massimo dei risultati. A livello cabalistico ci preme ricordare che normalmente in una pratica esoterica si utilizzano una, tre, sette, nove o, in casi pressoché rarissimi, ventuno polveri. Nelle pratiche legate agli Orixàs dell’Umbanda o ai Loa del Vudù può essere altresì che si usino un numero di polveri corrispondenti al numero mistico dell’entità.

Fonte: http://www.ilcrogiuolo.it/

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