Una affermazione della numerologia avanzata da alcuni praticanti conclude che, dopo osservazioni empiriche e investigazioni, attraverso lo studio dei numeri l'uomo potrà scoprire aspetti segreti di sé stesso e dell'universo.

giovedì 25 aprile 2013

Santo del giorno 25 aprile

San Marco Evangelista



La figura dell’evangelista Marco è conosciuta grazie agli Atti degli Apostoli e ad alcune lettere di San Paolo e San Pietro; probabilmente non conobbe personalmente Gesù, ma alcuni studiosi identificano Marco con il ragazzo che segue Gesù dopo l’arresto nell’orto del Getsemani. Il suo vero nome è Giovanni, ma per presentarsi al mondo greco-romano, cambiò nome in Marco. La madre è la benestante Maria, che aiutava Gesù e suoi discepoli, mettendo a disposizione la sua casa; è proprio nella sua casa che si consuma l’ultima cena ed è lì che gli apostoli si radunano dopo la Passione di Cristo. Pietro considera Marco suo figlio spirituale ed è uno dei primi battezzati della storia. Nel 44 accompagnò Pietro e Barnaba fino a Cipro, tornò a Gerusalemme e nel 49 andò nuovamente a Cipro insieme a Barnaba, suo zio. Piano, piano ottiene la fiducia degli apostoli, tanto da accompagnare San Paolo a Roma nel 61 e tanto da essere ricordato da Paolo e Pietro in alcune lettere. Dopo la morte di Paolo, rimase per alcuni anni al fianco di Pietro ed è in questi momenti, grazie alla testimonianza del primo degli apostoli, che scrive il suo Vangelo, caratterizzato da una forma scorrevole e popolare. Pietro lo inviò poi, ad evangelizzare il nord dell’Italia, particolarmente ad Aquileia e sulle isole rialtine, la futura Venezia; qui sognerà un angelo che gli predice la grandezza della città lagunare e che quella sarebbe stata in futuro la sua tomba. Viene successivamente inviato in Egitto, dove fonda la Chiesa d’Alessandria e qui incontra il martirio sotto l’imperatore Traiano (53-117); viene torturato, trascinato da alcune funi sulle strade rocciose della città di Bucoli e lacerato viene tradotto in carcere.

Dopo una notte in cella, venne consolato da un angelo e il giorno successivo venne ancora trascinato per le vie rocciose, fino alla sua morte; era il 25 Aprile del 72 e Marco aveva 57 anni. Gli ebrei e i pagani cercarono di incendiarne il corpo, ma una tempesta mise in fuga gli aggressori e i seguaci cristiani ebbero il tempo per recuperare il corpo e donargli degna sepoltura in una grotta di Bucoli.Il Vangelo di Marco venne scritto tra quello di Matteo, redatto nel 40 e quello di Luca, scritto nel 62; Marco, detto lo stenografo di Pietro, scrisse il Vangelo, composto di sedici capitoli, tra il 50 e 60 sotto dettatura di San Pietro. Nel V secolo le reliquie del Santo furono spostate nella Chiesa di Canopo di Alessandria, ma la Chiesa fu data alle fiamme dagli arabi nel 644; nell’828 giunsero ad Alessandria due mercanti veneziani, che per difendere le reliquie dai continui attacchi degli arabi, le trasferirono a Venezia, dove arrivarono il 31 Gennaio 828.

Le reliquie furono accolte con grande onore e riposte in una piccola cappella, si iniziò quindi la costruzione di una maestosa Basilica, tanto che pure Dante in un suo poema la ricordò; Nell’832 la Basilica fu inaugurata, ma nel corso dei secoli ebbe anche numerosi guai, nel 976 fu incendiata in parte dal popolo in rivolta contro il Doge: nel 1063 iniziarono i lavori della Basilica moderna e nel 1094 venne consacrata ufficialmente, intanto nel 1071 San Marco divenne il Patrono ufficiale della città, al posto di San Teodoro, fino ad allora protettore di Venezia.

Il 25 Aprile del 1094 avvenne la consacrazione ufficiale della Basilica, ma nel frattempo le reliquie erano andate perse e i prelati chiesero penitenze e preghiere per aiutare a ritrovare i resti del Santo; le reliquie vennero trovate proprio nel giorno della consacrazione della Basilica. Il Santo rimase da allora strettamente legato a Venezia, anche durante gli anni splendenti della Serenissima, che adottò come simbolo il leone di San Marco, che artiglia il libro con la scritta “Pax tibi Marce evangelista meus” e per secoli il vessillo di San Marco fu innalzato in ogni luogo della città e nei futuri possedimenti veneziani. Insomma la visione dell’angelo, che Marco ebbe molti secoli prima, si compì meravigliosamente. San Marco è inoltre, Patrono dei vetrai, dei notai e degli ottici.

fonte:santiebeati.it

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