Una affermazione della numerologia avanzata da alcuni praticanti conclude che, dopo osservazioni empiriche e investigazioni, attraverso lo studio dei numeri l'uomo potrà scoprire aspetti segreti di sé stesso e dell'universo.

martedì 2 aprile 2013

Santo del giorno 2 aprile

San Francesco da Paola - Eremita e fondatore



Francesco nacque il 27 Marzo 1416, fu il frutto di incessanti preghiere dei genitori, che per quindici anni attesero pazientemente l’arrivo di un figlio; alla fine le preghiere all’amato San Francesco d’Assisi portarono il loro frutto. Nacque a Paola, in provincia di Cosenza, ma dopo poche settimane dalla nascita fu affetto da un ascesso all’occhio, che ne poteva compromettere l’uso. La madre fece un voto a San Francesco e l’ascesso guarì subito dopo in maniera inspiegabile. Visse senza agi, ma non gli mancò mai il necessario; a 13 anni imparò a leggere e scrivere e fece la sua prima esperienza nel convento francescano di San Marco Argentano, vicino Cosenza. Durante la sua permanenza in convento i frati si stupirono di quanto il ragazzo fosse portato per la vita conventuale e si narrava già di numerosi eventi straordinari; dopo un anno nel convento cosentino, si recò in pellegrinaggio ad Assisi per poter individuare la strada da seguire nella sua vita. Di ritorno dal pellegrinaggio si fermò a Roma e ripartito dalla “città eterna” incontrò degli eremiti che conducevano vita ritirata in alcune celle. Rientrato in Calabria decise di seguire l’esempio degli eremiti e si ritirò in un campo appartenente al padre, un chilometro fuori dal paese; era il 1429.

Scavò una grotta con le sue mani e lì si stabilì in preghiera e contemplazione per 5 anni. La fama di Francesco si sparse in tutta la zona e ben presto molti giovani chiesero di poterlo seguire nella sua esperienza; accettò e nel 1436, con una cappella e tre celle diede vita al primo nucleo dell’Ordine dei Minimi. Francesco chiese il permesso al Vescovo di Cosenza e successivamente allargò gli edifici, costruì una seconda Chiesa e un piccolo convento, era il 1452.

Durante le costruzioni Francesco operò numerosi prodigi e la voce si sparse in tutta Italia, tanto che Papa Paolo II nel 1470 inviò un prelato per verificare la nuova comunità calabrese. Il prelato e il Papa ne rimasero impressionati, ma la morte del Pontefice nel 1471 non permise il riconoscimento ufficiale dell’Ordine, che arrivò comunque con Sisto IV poco tempo dopo. Dopo il riconoscimento della Santa Sede, la fama di Francesco fu tale, che fu costretto a girare di continuo a causa delle continue richieste di fedeli; aprì numerosi nuovi monasteri dell’Ordine in tutta la Calabria e la Sicilia. Continuarono numerosi i suoi prodigi e le guarigioni miracolose.

Per tutta la vita ebbe una certa avversione nei confronti dei potenti, ebbe una discussione animata con un Cardinale a Roma, fu seriamente minacciato dal Re Ferdinando I d’Aragona a causa di una disobbedienza, mentre Re Luigi XI di Francia lo volle alla sua corte. Francesco rifiutò seccamente, ma il Re spinse il Papa Sisto IV ad obbligare il frate a recarsi in Francia; Francesco obbedì al Santo Padre e si mise in viaggio, vecchio e ammalato.

Durante il suo viaggio in Francia, Re Ferdinando I lo volle ospitare a Napoli, recando gli onori al frate che ebbe il coraggio di disobbedirle. In seguito il Re ammise di aver visto una miracolosa levitazione di Francesco, assorto in preghiera. In segno d’amicizia il Re napoletano offrì un piatto di monete d’oro al frate che presa dal piatto una moneta, la spezzò e miracolosamente, ne uscì del sangue; Francesco spiegò che quello era il sangue dei sudditi oppressi dal Re Ferdinando e le predì la fine della dinastia aragonese, che avverrà pochi decenni dopo.

Ripartito da Napoli, si fermò a Roma, dove fu accolto con tutti gli onori da Sisto IV. Ripartì alla volta del castello francese di Plessis du Parc, ma si fermò a Bormes e Frejus, dove guarì la popolazione da un’epidemia. Arrivato alla corte del Re Luigi XI, fu accolto festosamente, e cominciò una serie di numerosi incontri con il sovrano, che si illuse di essere miracolato, mentre San Francesco di Paola lo accompagnò spiritualmente all’ineluttabile fine, spiegando al sovrano la caducità della natura umana, re Luigi XI si spense serenamente nel 1483. Alla morte del sovrano, il figlio Carlo VIII, convinse con la forza Francesco a restare a corte in qualità di consigliere spirituale. Accettò suo malgrado l’imposizione e ne approfittò per promuovere l’Ordine anche in Francia, costituì il secondo ordine e il terzo per i laici; perfezionò la regola dell’Ordine dei Minimi, che fu approvata da Papa Alessandro VI nel 1496. Francesco morì a Plessis les Tours il 2 Aprile 1507, aveva 91 anni.

Nel 1513 Papa Leone X lo proclamò Beato e nel 1519 lo canonizzò. La sua tomba in Francia, fu subito meta di pellegrinaggi, finchè gli ugonotti la profanarono, incendiando il corpo; rimasero solo le ceneri e qualche pezzo d’osso e queste reliquie subirono ulteriori oltraggi dopo la rivoluzione francese. Nel 1803 fu ripristinato il culto e nel 1935 le reliquie furono riunite e portate a Paola, in Calabria; finalmente dopo quasi cinque secoli il Santo poteva tornare nella sua Calabria, di cui è patrono.

Nel 1943 Papa Pio XII lo nominò protettore della gente di mare, ricordando una sua turbolenta e miracolosa traversata dello stretto di Messina. Subito dopo la sua canonizzazione furono erette Basiliche in suo onore anche a Parigi, Torino, Palermo e Napoli e il suo culto si diffuse dappertutto, soprattutto nel sud Italia, dove si assiste ad un continuo pellegrinaggio al suo Santuario tra i monti che sovrastano la costa calabra.

fonte:santiebeati.it 

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